Progetto MEDiterranean Supersite Volcanoes

Il 3 e il 4 luglio 2013, si terrà presso la sede dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV a Napoli, il kick-off meeting del progetto MEDiterranean Supersite Volcanoes (MED-SUV) durante il quale saranno presentate e lanciate le attività che saranno svolte nell’ambito dei trentasei mesi di progetto. Alla riunione saranno presenti tutti i rappresentanti dei ventiquattro partner internazionali, in rappresentanza di sette paesi europei e due americani, che costituiscono il consorzio del progetto che è coordinato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Coordinatore del progetto il Dott. Giuseppe Puglisi, della Sezione di Catania – Osservatorio Etneo). MED-SUV, insieme ai progetti FUTUREVOLC (A European volcanological supersite in Iceland) e MARsite (MARmara SuperSITE), rappresenta il contributo Europeo all’iniziativa Supersites del WorkPlan di GEO (Group of Earth Observation), finanziato nell’ambito del 7° Programma Quadro della Commissione Europea. Le attività previste nel progetto MED-SUV saranno svolte sui due Supersites italiani: i vulcani dei Campi Flegrei / Vesuvio e dell’Etna. Le attività del progetto MED-SUV sono rivolte: a) all’ottimizzazione delle infrastrutture INGV già esistenti in queste aree ed alla loro integrazione con i dati satellitari, b) all’implementazione di nuovi sistemi e metodi per il monitoraggio e lo studio dei fenomeni vulcanici, c) allo sviluppo di nuovi metodi per la gestione della pericolosità vulcanica e per migliorare la consapevolezza e preparazione degli abitanti di tali aree nel conoscere e fronteggiare eventuali calamità di natura vulcanica. La scelta dei Campi Flegrei/Vesuvio e dell’Etna sono state dettate proprio dalla loro diversità, in quanto i Campi Flegrei / Vesuvio rappresentano l’archetipo di sistemi vulcanici a condotto chiuso, mentre l’Etna quello dei sistemi a condotto aperto, permettendo lo sviluppo di conoscenze vulcanologiche di base e specifiche di validità mondiale. Gli obiettivi di MED-SUV possono essere sintetizzati in cinque linee guida tecnico-scientifiche: (i) sviluppo di sistemi di sorveglianza e monitoraggio di ultima generazione; (ii) caratterizzazione dei processi vulcanici attraverso l’analisi avanzata dei dati raccolti e della modellazione dei processi; (iii) formulazione di strategie per la preparazione e mitigazione della pericolosità derivata dai fenomeni vulcanici; (iv) validazione dei risultati ottenuti; e (v) disseminazione dei prodotti finali. Le ricadute del progetto riguarderanno non solo ambiti scientifici e di protezione civile, ma anche quelli industriali, essendo coinvolte nelle attività del progetto quattro piccole e medie imprese italiane e straniere.

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About the Author: Redazione ilMetropolitano