Estate neroarancio

Estate importante per la Viola dei grandi e per quella dei giovani. Il settore giovanile neroarancio ha chiuso una delle migliori stagioni dell’ultimo decennio. Il responsabile tecnico Iracà ha fatto un grandissimo lavoro ed ha riportato in alto un vivaio capace di vincere uno scudetto cadetti nel lontano 1995 ma che veniva da annate negative con tante brutte figure una volta valicati i confini regionali.

Invece, le selezioni reggine hanno fatto delle ottime cose in particolare con l’Under 17, formazione che ha sfiorato la qualificazione alle finali italiane, evento in cui la Viola manca da tantissimo tempo ma la speranza è di centrarlo a breve. Il talento c’è e c’è anche un’ottima organizzazione; la Scuola Basket Viola funziona bene e sa come coinvolgere i giovani atleti sia per quanto riguarda il minibasket sia per quanto riguarda ragAzzi che sono più pronti fisicamente e tecnicamente.

Il presidente Muscolino vuole crearsi un serbatoio interno dal quale attingere e già lo potrà fare in vista della prossima stagione dato che potrebbero essere promossi  in prima squadra alcuni prospetti interessanti come l’italo-moldavo Loupusur ed il genietto Latella mentre l’altro emergente Rappoccio ha avuto già qualche esperienza di gioco con la prima squadra nella scorsa stagione. Adesso ci saranno i mesi in cui verrà fatta un’importante opera di reclutamento con Iracà ed il suo staff che andranno in giro per il meridione con l’obiettivo di scoprire qualche futuro campione guardando anche nella vicina Sicilia, terra dalla quale la società di Via Pio XI ha sempre attinto bene.

Dopo aver ristrutturato l’organizzazione interna e dato delle basi, adesso bisogna proseguire sulla strada intrapresa nell’ultimo triennio e fare il definitivo salto di qualità. I tempi di Gebbia e dello squadrone dei sogni con i vari Cattani, Grasso e compagnia possono tornare anzi, l’impressione è che ormai anche al di fuori della Calabria la Viola sia tornata a fare paura come ha fatto con la splendida selezione di Under 17. Crescono i giocatori e crescono gli istruttori che sono un’altra componente importante dello sviluppo di un vivaio che sta tornando a splendere dopo gli anni difficili vissuti a metà dello scorso decennio.

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About the Author: Giuseppe Dattola