Ambasciatori dello Sport Educativo, la Provincia di Reggio Calabria presenta progetto pilota

Cicciù - Verduci - Di RacoSi è tenuta, la scorsa settimana, presso la Biblioteca della Provincia di Reggio Calabria l’importante momento che ha visto protagonisti i ragazzi del Cereso. Il Presidente Raffa ha consegnato una targa premio e le divise da gioco per tutti i ragazzi del Centro Reggino di Solidarietà, che dal mese di novembre hanno dato vita ad una squadra di calcio a 5, nominandoli simbolicamente AMBASCIATORI DELLO SPORT EDUCATIVO. Ha introdotto la conferenza Paolo Cicciù, educatore presso la Comunità Terapeutica del Cereso e responsabile del settore sportivo, ringraziando il Presidente Raffa per aver colto con entusiasmo l’invito di oggi che è una tappa importante di un’avventura iniziata lo scorso anno con la partecipazione della squadra del Cereso al Campionato  di  Calcio a 5 “Oratorio Cup” promosso dal CSI di Reggio Calabria. Ci siamo aperti al territorio – ha continuato Cicciù – sperimentando dopo ogni partita un “terzo tempo” in Comunità. Un bel momento di condivisione, confronto, scambio di esperienze che purtroppo diventa sempre più difficile vedere nello sport agonistico. Abbiamo voluto intendere la squadra come uno spazio di legalità, non tanto per la partita giocata in campo quanto per la sfida che i nostri ragazzi sono chiamati ad affrontare ogni giorno nel loro percorso di recupero. Ed in questo la vicinanza delle Istituzioni è di fondamentale importanza.  Il Campionato si è concluso a Maggio, e se pur con risultati tecnici scarsi (0 vittorie e oltre cento goal subiti), i ragazzi della comunità coinvolti sono rimasti entusiasti, vincendo la partita più importante: quella del recupero della propria vita. Oltre alle gare di campionato, il Cereso,  ha promosso amichevoli, tornei, gare di solidarietà e incontri con gruppi vari. L’attività sportiva è diventata costante e ben strutturata.  Ad Aprile, all’interno del Campus Csi Edusport 2013, la squadra del Cereso è stata premiata dal CSI e dal Coni con il premio “Reghion Sport 2013”. Il Coordinatore dei servizi terapeutici del Cereso, Lorenzo Di Raco ha voluto mettere in evidenza che l’idea di fondo è stata quella di portare lo sport dentro la comunità, attraverso un lavoro continuo, attento e di valorizzazione della persona. Con la squadra di calcio a 5 si è cercato di sperimentare  il valore del gruppo, delle regole, del rispetto degli altri, del  rispetto di se stessi.  La parola è poi passata al Presidente del Cereso – Don Piero Catalano – che nel ringraziare la Provincia, ha sottolineato quanto importante sia nelle diverse attività che svolge il centro far emergere sempre i valori della solidarietà, del tendere la mano a chi soffre.

Raffa - CeresoIl Presidente Raffa ha ringraziato Don Piero e il Cereso tutto per l’opera di grande rilevanza sociale che svolge sul territorio, in silenzio e sottotraccia, spesso molto più efficacemente delle istituzioni stesse. Nel vostro lavoro – ha dichiarato Raffa – si sente la voglia di riscatto di ognuno, la volontà a voler essere protagonisti della società, al di là dei risultati sportivi.Perché l’importante è esserci, vivere l’idea di squadra e di gruppo. In questo la Provincia sarà al vostro fianco. Alla consegna ufficiale della targa e delle divise Raffa rivolgendosi ai ragazzi del Cereso: Oggi vi consegno questi simboli carichi di contenuto. Presente anche il Vice Presidente Giovanni Verduci che ha confermato le parole del Presidente e l’impegno della Provincia a sostenere il Cereso ed i suoi ragazzi. Lo sport è un valore prima ancora che un’attività – ha dichiarato Verduci – ed in questo senso è la Provincia che ringrazia voi per l’impegno e il sacrificio che ci mettete. Le istituzioni non possono non esservi vicini anche pensando di sacrificare altri impegni finanziari per sostenere queste iniziative che riguardano il fianco debole della società.  E stata un’esperienza importante per il Cereso ed i suoi ragazzi. Un campionate fatto più di storie che di gol. Storie di vittorie, come quella del capitano della squadra: un passato di tossicodipendenza e alcolismo e sulle spalle oltre quindici anni di carcere. Da 14 mesi in Comunità cerca di ricostruire un rapporto con la sua famiglia. Ma nonostante tutto In campo è sempre riuscito a trasmettere i valori della fratellanza, del rispetto dell’avversario. Dopo i primi cinque mesi di campionato e con risultati sportivi scarsi (zero vittorie), lui è stato uno dei primi a credere che il gruppo poteva migliorare. E infatti sono arrivati i primi gol e tanti sorrisi. Anche questo è il Cereso: un’associazione che da oltre 20 anni si occupa sul territorio e non solo di disagio. E lo fa’ con la convinzione che il punto di arrivo di ogni azione che possa ritenersi educativa, sia il cambiamento. La riconquista della dignità umana passa dal sacrificio di queste persone che ogni giorno si impegnano nei percorsi di recupero dal disagio. Investendo su se stessi e cercando di restituire alla società ciò di cui l’hanno privata nel loro passato di devianza. Oggi un pezzo di quel cambiamento diviene una realtà, sicuramente sofferta ma che richiede, per continuare a rigenerarsi, uno slancio di responsabilità da parte di tutti: Istituzioni, organizzazioni del terzo settore, famiglie e singoli cittadini. Raffa - CeresoNominare simbolicamente i ragazzi del Cereso quali AMBASCIATORI DELLO SPORT EDUCATIVO, crediamo rappresenti proprio quel pezzo di cambiamento. Perchè se anche le persone in difficoltà, con problemi di dipendenza, siano questi alcolisti, tossicodipendenti, detenuti, ecc…,  possono essere riconosciuti come testimoni sportivi credibili, nel rispetto delle regole e della filosofia di squadra, allora un nuovo modo di concepire la società e anche lo sport, svincolato da logiche economiche e di profitto, verso una vera e propria  “rivoluzione culturale” che metta al centro l’educazione e le relazioni umane, è ancora possibile. L’iniziativa di oggi si inserisce in un quadro più ampio di eventi in occasione della Giornata Mondiale di Lotta alla Droga che vedrà il Cereso impegnato nella promozione di “La Posta in Gioco” incontro dibattito sul Gioco d’Azzardo Patologico che si terrà venerdì 28 giugno a partire dalle ore 9.00 alla Provincia di Reggio Calabria e, grazie al CSI di Reggio Calabria, all’allestimento di uno spazio informativo durante la manifestazione OFF SIDE l’azzardo in fuori gioco, evento sportivo previsto per sabato 29 giugno dalle ore 19.00 presso il centro sportivo Sporting BOCALE.

c.s. – Il Presidente – Sac. Pietro Catalano

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