Tragica domenica: Monteforte Irpino (Av), bus precipita in una scarpata, il bilancio è di 38 morti

C_2_articolo_1108796_imageppIrpinia: bus precipita in una scarpata causando la morte di circa 38 persone.  A bordo vi erano in tutto una quarantina di persone che tornavano a Giugliano (Napoli)  dopo essere stati in pellegrinaggio sui luoghi di Padre Pio. I cadaveri recuperati sono 38: di questi 35 sono stati estratti dal bus, mentre altri tre sono deceduti dopo essere stati ricoverati negli ospedali della zona. I feriti sono 10, alcuni molto gravi. L’incidente è avvenuto tra Monteforte Irpino e Baiano. Tra le vittime anche l’autista del bus. Sono soltanto 11 i superstiti dell’incidente stradale. Lo confermano fonti dei soccorritori. Le persone ancora in vita sono state ricoverate, tutte in gravi condizioni, nell’ospedale di Avellino e di altri comuni limitrofi. Sono 6 donne, 2 uomini e 3 bambini. I soccorritori avevano estratto ancora in vita una donna, la quale tuttavia è morta dopo pochi minuti. Terribili le fasi della tragedia. L’autobus avrebbe investito alcune automobili incolonnate sull’autostrada. Avrebbe sfondato il guardrail e sarebbe precipitato in una scarpata dopo un volo di 25-30 metri. Tra le varie ipotesi che vengono ora vagliate c’è anche quella di un guasto ai freni ( anche se potrebbe essere una gomma scoppiata la causa dell’incidente). Il tratto dove è avvenuto l’incidente è considerato particolarmente pericoloso e già in passato erano avvenuti alcuni sinistri. Si tratta di un tratto dell’autostrada A16 Napoli-Bari, subito dopo il casello di Avellino ovest, in forte pendenza, nel territorio tra i comuni di Monteforte Irpino e Baiano. Le condizioni del tempo, al momento dell’incidente, erano buone. Secondo alcune ipotesi le auto erano incolonnate per via dei limiti di velocità che sono in vigore in quel tratto. E’ una mattina di dolore quella di Monteforte Irpino. La palestra della scuola del paese è stata infatti trasformata in camera ardente per le vittime del terribile incidente di domenica sera.

 

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About the Author: Annamaria Milici