Faccia a faccia tra Angelino Alfano e Enrico Letta sulla questione che riguarda Berlusconi e l’applicazione della legge Severino, in modo che non si arrivi alle dimissioni del cavaliere. Tutto il PD dovrebbe finalmente accettare di ragionare sulle carte senza pregiudizi riguardo il leader del PDL. Alfano ha fatto chiaramente intendere che qualora si dovesse decidere di “eliminare” il cavaliere dal seggio in Senato, i ministri del popolo delle Libertà lascerebbero in tronco l’incarico di governo. Letta pare abbia le idee chiare , su Berlusconi deciderà la giunta del Senato, e non tema la pressione del collega. Il termine stabilito per decidere l’eventuale decadenza è il 9 settembre ma si vorrebbe capire prima se il governo riuscirà a reggere eventuali “incidenti” diplomatici tra le due formazioni politiche, PD e PDL, che formano l’esecutivo. Ovviamente il Popolo delle Libertà sta puntando i piedi sulla vicenda mentre parte dal partito Democratico alcuni gridano al ricatto. Certo è, che Silvio Berlusconi sa bene che la caduta del governo Letta a lui ed ai sui problemi non gioverebbe assolutamente. Il PDL però fa bene a dare risalto ai problemi della giustizia italiana ed in particolare a quello che evidenzia la commistione tra politica e giustizia, “Gioco” che dal ’94 pare sia è accanito contro il suo leader. L’attuazione della legge Severino significherebbe mandare a casa un senatore che ha ottenuto quasi 1o milioni di voti, attuazione che non risulta possa usufruire della retroattività e che è stata consentita solo raramente durante la storia della Repubblica. Le trattative tra Letta ed Alfano sarebbero quindi fallite per la vicenda del cavaliere ma sarebbero invece molto vicine alla soluzione IMU. Durante questo periodo di attesa, Silvio Berlusconi rinchiuso da diversi giorni nella sua casa di Arcore, avrebbe preparato un nuovo discorso agli italiani in cui racconterebbe la sua verità, riguardo la tutta la vicenda. Il dubbio che in questo momento attraversa parte del centro-destra è la possibile unione in una nuova maggioranza tra PD e M5S, pare infatti che già 20 grillini siano pronti ad appoggiare il governo Letta.
