De Rose: “Il Novara troverà una Reggina arrabbiata”

fotoSempre presente. Francesco De Rose è tornato in riva allo Stretto dopo la positiva esperienza al Lecce con l’obiettivo di ritrovare un ruolo da protagonista con la Reggina. Fin dal primo giorno di ritiro ha messo a disposizione del gruppo la sua consueta grinta e predisposizione al sacrifico, ripagato dalla grande considerazione di mister Atzori che lo ha impiegato, da titolare, in tutte le gare ufficiali disputate dalla squadra dello Stretto in questa stagione. “Il mister è un martello, come e più della stagione 2010/11. Per un calciatore è una fortuna avere una persona così attenta ad ogn minimo dettaglio della propria vita professionale. Avvertire la fiducia dello staff tecnico e dell’ambiente è importante – spiega il mediano –  ciò che resta fondamentale, ed è questa la vera sfida, è mantenere alta la considerazione attraverso il lavoro quotidiano ed i 90′ di gioco. Il calcio è un continuo esame, bisogna confermarsi giorno dopo giorno, sentirsi arrivati è l’anticamera del fallimento. Le mie motivazioni – continua –  sono altissime. Voglio dimostrare di essere all’altezza della Reggina, qui mi sento a casa”. Uomo di esperienza, classe ’87 con già poco meno di 150 presenze nei campionati professionistici, De Rose esamina l’avvio amaranto. “Ciò che mi fa esser profondamente ottimista è l’analogia tra questo gruppo e quello che aveva portato la Reggina guidata da Atzori ad un obiettivo insperato. Nonostante la squadra sia stata completamente rinnovata si è creata subita quell’armonia che è propedeutica al raggiungimento dei traguardi che ci siamo posti. C’è la giusta competizione tra di noi, voglia di emergere, sintonia. Ora dobbiamo rimanere sereni e dimostrare a tutti che non siamo quelli visti a Trapani. Questa è una squadra che potrà regalare soddisfazioni se saprà far leva sull’umiltà”- Diverse le disposizioni tattiche adottate dagli amaranto nelle prime sei partite della stagione del Centenario. “Per quanto mi riguarda le differenze principali sono riferite al numero di interpreti a centrocampo. Abbiamo giocato e provato con due o tre centrocampisti centrali, sono soluzioni che ho già adottato e quindi metabolizzato nel corso della mia carriera. Il mister sa che sono a disposizione, credo fortemente in ciò che stiamo facendo. Non bisogna esser vittime di allarmismi o catastrofismi, bisogna continuare a lavorare a testa bassa, i nostri sacrifici pagheranno”. Sabato al Granillo una candidata alla promozione in A come il Novara. “In questa B, tutti gli avversari vantano legittime ambizioni. Il livello è alto, ma non dobbiamo avere paura. Troveranno una Reggina arrabbiata, determinata, che fin dal fischio finale della partita con il Trapani aspetta di poter scendere nuovamente in campo. Con il giusto atteggiamento, siamo un cliente difficile per tutti”.

fonte Regginacalcio.com

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