Servizi sociali per il Cavaliere

di Fabrizio Pace – Dopo la che la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato si è espressa a maggioranza favorevolmente riguardo la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, (a seguito della condanna in via definitiva in Cassazione per frode fiscale inerente al processo Mediaset), l’iter prevede che l’aula del Senato voterà sulla decadenza entro 20 giorni ma la data più probabile sembrerebbe  lunedì 14 Ottobre.

 Silvio Berlusconi potrebbe però decidere di dimettersi prima del fatidico giorno ed evitare di essere giudicato da avversari che hanno strumentalizzato una vicenda giudiziaria per eliminarlo dalla scena politica, “interpretando” la legge Severino in maniera retroattiva. Il voto in Senato si eserciterà in maniera differente perché i parlamentare protetti dal segreto sul voto potrebbero sentirsi liberi di decidere in maniera autonoma, fuori da  logiche di partito. Non vanno escluse quindi anche delle possibili clamorose sorprese sul risultato finale.

Qualora tutto dovesse volgere al peggio per il cavaliere, il leader del PDL-Forza Italia ha già fatto sapere, tramite il suo legale l’avvocato Franco Coppi, che chiederà l’affidamento ai servizi sociali, come misura alternativa ai quattro anni di reclusione.

La domanda verrà depositata  prima della scadenza del 15 Ottobre, data entro la quale Berlusconi deve comunque “scegliere” tra affidamento ai servizi sociali o arresti domiciliari. Berlusconi, avendo cambiato nelle scorse settimane la residenza a palazzo Grazioli in Roma, dovrebbe  venir affidato ai servizi sociali nella Capitale.

Anche se ogni cosa sembra essere ormai stabilita il popolo del centro-destra ed i suoi rappresentanti valutano in maniera coesa la decisione sulla decadenza di Silvio Berlusconi: un atto  di natura politica diretto ad eliminare il cavaliere  dalle future competizioni elettorali. Non può però passare in secondo piano un’altra vicenda gravissima, ossia la totale mancanza di rispetto dimostrata sia verso persona Berlusconi sia riguardo una vicenda di caratura nazionale,  dal senatore del M5Stelle Vito Crimi.

Quest’ultimo  durante la votazione in giunta, disconoscendo le regole formali e sostanziali che vigono quando si riunisce la giunta o forse infischiandosene delle stesse (non lo sapremo mai se trattasi di ignoranza delle regole o superficialità) ha pubblicato su Facebook (durante la camera di consiglio) un messaggio irridente e offensivo nei confronti di Berlusconi.

Il Presidente del Senato, Piero Grasso, ha ritenuto inqualificabile e gravemente offensivo quanto scritto dal senatore Vito Crimi nei confronti del senatore Berlusconi durante la fase pubblica della seduta della Giunta ed ha assicurato che il “gesto”  verrà sicuramente valutato dagli organi competenti del Senato.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.