Da dicembre a casa i tirocinanti della Giustizia

IL 23 OTTOBRE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A ROMA

giustiziaIl prossimo mercoledì, in Piazza del Pantheon, ci saranno anche i tirocinanti reggini alla manifestazione di protesta indetta per chiedere la prosecuzione dei rapporti di tirocinio o la stipula di contratti a tempo determinato per i circa 3000 ex lavoratori (cassintegrati o in mobilità) coinvolti, in tutta Italia, nei progetti formativi del Ministero della Giustizia. Scadrà, infatti, il prossimo mese di novembre il contratto di tirocinio formativo stipulato dal Ministero della Giustizia con i percettori di ammortizzatori sociali già coinvolti in un percorso formativo effettuato a seguito di un Protocollo di intesa tra il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria e gli Uffici giudiziari del Distretto di Reggio Calabria. Quest’ultimo periodo formativo, gestito autonomamente dal Ministero della Giustizia e reso possibile da un emendamento inserito nella legge di stabilità 2013, è mirato da una parte alla riqualificazione di soggetti in cassa integrazione o mobilità e, dall’altra, al miglioramento dell’efficienza della giustizia, attraverso la regolare esecuzione dei servizi di cancelleria e amministrativi che, a causa degli ingenti flussi lavorativi e della assoluta insufficienza del personale in servizio, determinano spesso rallentamenti nelle procedure ed arretrato negli adempimenti. “Il nostro impegno è stato massimo – scrivono i tirocinanti – nel comprendere i complessi meccanismi e le procedure che stanno dietro all’attività che viene quotidianamente svolta negli Uffici giudiziari. La nostra disponibilità è stata massima nell’affiancare nelle attività più semplici i funzionari ed i cancellieri che, a causa dei pensionamenti di molti colleghi, sono costretti a sobbarcarsi anche funzioni non proprie della loro qualifica. E’ per questo che riteniamo di poter dare ancora una valido contributo in questa Amministrazione, mettendo a frutto tutto ciò che abbiamo appreso e dando un concreto apporto allo snellimento degli arretrati e dell’ordinario”. Gli stessi Presidenti delle Corti di Appello ospitanti i tirocinanti hanno inviato al Ministero della Giustizia il loro parere favorevole alla prosecuzione del rapporto formativo e della sua trasformazione in altra forma di collaborazione seppur a tempo determinato. Lo scopo, oltre quello dello svuotamento/alleggerimento del bacino dei percettori di ammortizzatori sociali, è quello di dare la giusta valenza ai tirocini formativi che la normativa nazionale ha previsto per il reinserimento dei lavoratori svantaggiati. Diversamente, si tratterebbe di un ennesimo intervento tampone privo di efficacia nel tempo. D’altra parte, il blocco delle assunzioni nella P.A., che non consente, al momento, nuove assunzioni attraverso procedure concorsuali, porterebbe ad individuare nella stipula di contratti a termine con i tirocinanti la soluzione più veloce ed economicamente più vantaggiosa per il Ministero della Giustizia.

I tirocinanti degli Uffici Giudiziari del Distretto di Reggio Calabria

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