Giancarlo Ratti: dal Ruggito del Coniglio a Polistena passando per Majakovskij

Terzo appuntamento della Stagione di Prosa organizzata dalla Compagnia Dracma

logo_del_bello_perduto«Un attore solo, senza difese, senza coraggio e senza domani. Quei pochi che mi conoscono non troveranno le solite cose… Solo parole, parole che inseguono da anni e che forse non ricordo più. Parole non mie, parole rubate» Giancarlo Ratti Sabato 9 novembre alle 21, (e, in replica, domenica 10 alle 18), terzo appuntamento per il ricco cartellone di prosa – organizzato dalla Compagnia Dracma, presso l’Auditorium comunale di Polistena, nell’ambito del Progetto di Residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del Bello perduto” – con “Come può ridursi un uomo”, spettacolo tragicomico ispirato ai poemi di Wladimir Majakovskij di e con Giancarlo Ratti. Il noto e poliedrico attore, voce comica del programma radiofonico “Il Ruggito del Coniglio” su Radio 2 Rai, volto familiare del popolare serial tv “I Cesaroni”, approda, dunque, in Calabria per la stagione di prosa – inaugurata con successo lo scorso 5 ottobre – del progetto di Residenza teatrale ideato e intermente gestito dalla Compagnia Dracma, diretta da Andrea Naso. “Come può ridursi un uomo”, liberamente tratto da Di questo e La nuvola in calzoni del poeta futurista russo Vladimir Majakovskij, è una satirica escursione sull’esistenza umana e sull’amore, sviscerati in tutte le loro mutevoli sfaccettature, surreali digressioni e demenziali imprevisti. Ratti racconta, infatti, la storia d’amore con la fidanzata Lilia, destinata ad una fine tragica per via di una mancata corrispondenza di lei. Ma lo fa con picchi assoluti di surrealtà, procedendo per associazioni mentali, incisi, sprazzi di nonsense, utilizzando un procedimento che è allo stesso tempo mimetico e parodico, che survolta le coordinate spaziotemporali della Russia di inizio novecento nella volgarità insensata della società dei consumi italiana. Senza nessun intento sociologico, i riferimenti all’attualità sono complici strizzate d’occhio ad uno spettatore disorientato dal turbinio metaforico di un monologo che si fa via via più febbrile, profondo. Le sue sono risate spiazzanti nello spericolato luna park letterario in cui l’attore di origini trentine fa convergere lo spirito beffardo e fuori dagli schemi della sue performance. Totalmente estraneo all’accademismo, Ratti valorizza questo teatro di parola con un’interpretazione travolgente, fisica, ipnotica: spogliandosi progressivamente dei suoi abiti come di una sovrastruttura mentale, dialoga con lo spettatore, con se stesso, con Lilia, in un fluire ininterrotto di pensieri e gesti talvolta in disaccordo tra loro, talvolta genialmente antifrastici, in un delirio verbale e mentale che è una straordinaria proiezione emotiva delle ansie dell’uomo vittima d’amore.

Prima dello spettacolo, alle ore 20.00, Aperitivo letterario gratuito in collaborazione con Città del Sole Edizioni e Valle del Marro Libera Terra: “Esercizi materiali” di Domenico Loddo.

Per informazioni sul progetto www.delbelloperduto.it

 

Polistena, 6 novembre 2013 Ufficio stampa Dracma

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