Cittadino chiede al giudice la divisione della Sicilia

sicilia divisa in 216\11\2013 – Causa, a dir poco, “bizzarra” è quella che è stata intentata da un cittadino siciliano, il quale, citando in giudizio il Prefetto di Catania ed un Magistrato della Corte dei Conti, si è rivolto al locale Giudice di Pace per chiedere che venisse disposta la divisione della Sicilia in due parti, orientale ed occidentale: specificamente, chiedendo “La condanna dello Stato italiano alla spartizione della Sicilia in due zone, la Sicilia orientale, indipendente e neutrale, e la Sicilia occidentale, autonoma a statuto incompleto da sessanta anni per ostruzionismo e complotto politico del governo unitario accentrato a Roma; la comunicazione alle Nazioni Unite della sentenza di legittima spartizione in due zone della Regione siciliana in Stato Sovrano Orientale e Stato Ordinario Sicilia Occidentale… la creazione di una moneta Siciliana a potere costante di acquisto, ritirando la Sicilia Orientale dall’euro; […] l’emissione… dell’ordinanza di sfratto della base aereonavale degli Stati Uniti d’America di Sigonella, la cui attività ed il recente potenziamento con velivoli senza pilota rendeva un pericoloso obiettivo militare per la popolazione catanese; l’emissione… dell’ordinanza di stipulazione con gli Stati Uniti di una convenzione per aprire immediatamente la Base aerea di Sigonella ai voli commerciali internazionali tra la Sicilia e gli Stati Uniti, utilizzando inizialmente il volo di ritorno degli aerei Galaxi per la esportazione dei prodotti siciliani negli Stati Uniti, indipendentemente dal fatto che gli Stati Uniti iniziassero la costruzione della super Portaerei galleggiante a moduli di navi larghe 200 metri e lunghe 410 metri, da riunirsi in un’unica pista di atterraggio e di involo lunga 4 Km o più, da sistemare nei mari internazionali a protezione della intangibilità del territorio americano da attacchi esterni”. In specie, l’attore, riservandosi di citare in giudizio anche Raffaele Lombardo, ex Presidente della Regione Sicilia, Silvio Berlusconi, Premier all’epoca dei fatti, nonché Barack Obama, attuale Presidente U.S.A., mirava alla crezione di una “nuova” realtà geografica, ossia alla fondazione di un “nuovo” Stato, autonomo ed avulso dall’euro, con un sistema tributario che prevedesse il pagamento delle tasse in favore del cd. “Reggente provvisorio”, il quale avrebbe trasformato la base aerea di Sigonella in aeroporto civile.  Il Giudice di prime cure, nel pronunciarsi, ha dichiarato la “carenza di legittimità attiva” in capo all’attore nel promuovere una causa di tal genere; in sede di Appello, invece, il Tribunale ha dicharato l’impossibilità dell’attore di costituirsi in giudizio personalmente, essendo necessaria la presenza di un avvocato.  Paradossalmente, la causa istruita ha percorso tutti e tre i gradi di giudizio, giungendo in Cassazione, ove gli Ermellini, aderendo al decisum di II° grado, con la Sentenza n. 24517/13 hanno risolto il curioso caso posto al loro On.le vaglio, statuendo che, al fine di decidere la vicenda con una pronuncia di merito, l’attore avrebbe dovuto costituirsi in giudizio per il tramite di un avvocato, munito di regolare mandato professionale, così come espressamente previsto dal vigente Codice di Procedura Civile, poichè “la collaborazione di un esperto serve a filtrare il processo dalle emozioni e dalla passionalità dei diretti protagonisti della lite e che potrebbero privarli della necessaria lucidità”.

Avv. Antonella Rigolino

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