Riparte l’Oratorio Cup: 70 oratori e 3.000 giovani protagonisti

Il progetto prevede percorsi formativi e attività giovanile interamente gratuita per gli u.14 « Creare nuovi spazi aggregativi per dare un calcio alla crisi dei valori nello Sport»

don Mimmo Cartella
don Mimmo Cartella

Prende il via a Reggio Calabria  la sesta edizione del Campionato Polisportivo Oratorio Cup. Un campionato – da sei anni – diventato un percorso  sportivo – educativo  con settanta oratori coinvolti e oltre 3.000 giovani protagonisti.  Una vera e propria “SuperLeague”  tra le parrocchie della diocesi di Reggio Calabria – Bova, che hanno sposato il progetto educativo del Centro Sportivo Italiano: un percorso intrapreso assieme all’ufficio diocesano del Tempo Libero, Turismo e Sport, unitamente al supporto e all’amicizia con mons. Mario Lusek dell’Ufficio Nazionale Sport e Tempo Libero  della Cei. A tal proposito è altresì preziosissima la presenza costante della Chiesa reggina, attraverso il consulente ecclesiale di don Mimmo Cartella e anche la guida paterna di padre Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova.
« Non esisterebbe Oratorio Cup – afferma Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – se non ci fosse l’amorevole attenzione della Chiesa reggina bovese verso il Centro Sportivo Italiano; è per noi un vanto nell’anno del settantesimo dalla nascita del CSI, sapere che c’è una Curia che ci segue e ci sostiene, grazie al dinamico affetto d don Mimmo, dei tanti sacerdoti che hanno aperto le loro case alla nostra vision di sport, grazie a S.E. mons. Giuseppe che dal suo insediamento mantiene con noi un attento, quanto prezioso, dialogo. Un’esperienza di laicato maturo, rivolto ai lontani così come ai vicini, è proprio questo campionato giunto alla sesta edizione ». Quest’anno la manifestazione sarà arricchita da numerose novità: infatti, allo sport “portante” (calcio a 5 open 15) sarà abbinato allo sport “complementare” (Gran Premio di Corsa Campestre- Tennis Tavolo). Le due prove saranno fondamentali per l’assegnazione del titolo 2014. Inoltre, sarà obbligatorio per le parrocchie, partecipare al percorso formativo per dirigenti di gruppi sportivi parrocchiali: il CSI reggino da Gennaio intraprenderà un tour tra le parrocchie per incontrare i dirigenti sportivi al fine di promuovere il reale sintagma tra sport ed educazione, così come previsto dal progetto “Giocare per Credere”, promosso di concerto con l’Amministrazione Provinciale. Tra le azioni previste i corsi per animatori parrocchiali, la formazione individualizzata e i laboratori formativi residenziali. « Bisogna pensare – sottolinea Cicciù – a un luogo che sia la scuola dell’accoglienza, dell’orientamento, dell’allenamento, dell’accompagnamento e della speranza.  Rispetto agli spazi esistenti e ai tempi tradizionali dell’azione educativa, i nuovi luoghi educativi devono essere “competitivi” con i solerti mercanti del “nulla”, tutti protesi a magnificare i loro prodotti; venditori di fumo, propagandisti, pronti ad ogni genere di risposta prefabbricata e poco attenti ai bisogni interiori delle persone ».

dirigenti e arbitri

Anche quest’anno parteciperanno all’Oratorio Cup due “eccellenze” dello Sport CSI: le Comunità terapeutiche dell’Exodus e del Ce.Re.So, già nominati nella passata stagione ambasciatori dello sport etico; attenzione ai nuovi poveri ed ai giovani: infatti, per l’attività giovanile del campionato tra gli oratori (categoria under 14) il Centro Sportivo Italiano ha messo a disposizione, a titolo completamente gratuito, tutti gli impianti privati ad esso affiliato. Un bel segnale in un anno in cui i costi rischiavano di “rendere impari” la sfida tra le associazioni sportive parrocchiali e le altre realtà del territorio. E poi le “pene” alternative rispetto alle squalifiche superiori ai tre turni: tutti gli atleti dovranno “scontare” queste restrizioni sportivi con servizi di solidarietà: un bel calcio all’indifferenza « È importante che giovani e adulti – conclude Cicciù – che abitino questi spazi siano all’interno di essi capaci di offrire ragioni di vita e di speranza, farsi punti di riferimento. Migliaia di ragazzi e di giovani hanno “fame e sete” di fare sport, di giocare, di incontrarsi. È il tempo di rimboccarsi le maniche e cercare, insieme, di individuare strade concrete che li aiutino a crescere come persone e come cittadini.   È arrivata l’ora di passare dall’“educazione spettacolo” alla capacità di “sporcarsi quotidianamente le mani” rispondendo alle domande di senso dei nostri ragazzi. Anche lo sport è via via diventato un linguaggio che capiscono tutti; l’offerta sportiva è ora molto più variegata, al punto che “se ieri i ragazzi venivano in oratorio e trovavano lo sport, oggi i ragazzi cercano lo sport e lo trovano anche in oratorio” ».  Riparte, dunque, l’Oratorio Cup: a detenere il titolo la Polisportiva “PierGiorgio Frassati” di Santa Caterina.

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