Babbo Natale Atzori dispensa regali al Cesena

di F.C. – Tutto male. Sempre peggio. Una Reggina per certi versi inguardabile e ingiudicabile tanto é incomprensibile tutto ciò che succede agli amaranto prima e durante la partita. Atzori (bis), dopo 4 partite, 4 formazioni diverse, 4 sconfitte, 11 gol subiti e solo 3 fatti, sembra non poter dare più neanche le speranze ad una classifica impietosa che ci vede al penultimo posto di una serie B certamente non eccelsa. Si, perché a fare spaventare i tifosi amaranto non sono tanto i (terribili) numeri che ci dicono di aver guadagnato 1 solo punto in 7 partite (compresa la coppa Italia) ma quanto l’arrendevolezza che si registra tra le fila reggine non appena l’arbitro da il via all’incontro. Atzori addirittura comincia anche prima del fischio iniziale, quando decide di partire con una improbabile coppia d’attacco Fischnaller-Louzada (!!!), relegando, ancora una volta, l’unico centravanti di ruolo (Gerardi) in panchina. Mettici poi Strasser centrale di difesa e Di Lorenzo per Maicon con la sfortuna sempre presente (Sbaffo e Rigoni infortunati nella prima frazione di gara) così come gli ennesimi incresciosi errori difensivi, che la partita ad handicap per la Reggina é garantita. Pronti via e si capisce subito che difficilmente sarà un pomeriggio tranquillo per gli amaranto, il Cesena infatti parte subito con il piede sull’acceleratore e al 2’ prima palla gol clamorosa nei piedi di Succi che da due passi spara alto un assist di Rodriguez, bravo ad approfittare di un pasticcio di Adejo. Cascione (ennesimo ex lasciato partire sempre troppo presto) prende subito in mano le redini del centrocampo bianconero con Renzetti e D’Alessandro che sfondano spesso sulle fasce. Al 18’ arriva il meritato vantaggio: D’Alessandro s’invola sulla destra e il suo cross, deviato da Lucioni, si infila nell’angolo opposto dove Zandrini non può nulla.

Atzori
ALL. DELLA REGGINA CALCIO, MISTER ATZORI

La Reggina, che nel frattempo perde Rigoni e Sbaffo per infortunio, in campo Atzori spedisce Dall’oglio e Cocco (incredibilmente Cocco e non Gerardi), prova a rialzare la testa e il portiere cesenate al 28’ è costretto al difficile intervento su un calcio di punizione calciata da Foglio. Al 36′ Cesena vicino al raddoppio: Rodriguez ruba palla a centrocampo e serve D’Alessandro l’esterno restituisce allo Spagnolo che dal limite calcia ma troppo debolmente e Zandrini para senza difficoltà. In pieno recupero nuova palla gol per Succi che manca la deviazione di testa da pochi passi su invito di Renzetti.
Nella ripresa, la musica non cambia, quel poco di Reggina che si era visto nel primo tempo svanisce del tutto e Renzetti (interessante ala del Cesena) qualche minuto dopo il via spara da fuori area e Zandrini è costretto alla difficile deviazione in angolo. Al 10’ il Cesena raddoppia: Cascione ruba palla a centrocampo e dal limite lascia partire un destro che si infila nell’angolo. Gara che sembra chiusa, ma al 16’ la Reggina torna in partita. Rossini, portiere cesenate, mentre si appresta al rinvio non si avvede di Foglio rientrato da fondo campo dopo l’azione precedente. Il reggino ruba palla e appoggia a Gerardi (entrato come terzo cambio!!!) che comodo, a porta vuota, appoggia in rete.
La Reggina, grazie alla svista clamorosa della difesa bianco-nera e al (tardivo) ingresso di Gerardi sembra trovare un minimo di speranza e 5 minuti dopo il gol ci riprova con un colpo di testa ancora di Gerardi, parato dal portiere del Cesena. Ma al 27’ Rodriguez chiude i conti: azione di Consolini sulla destra, palla allo spagnolo che salta Strasser e da pochi passi scaraventa in gol. Sul 3-1 la Reggina torna nel nulla e lascia la scena dei 20 minuti finali tutti al Cesena che chiude in avanti anche se fino alla fine non succede più nulla. Sarebbe meglio non scendere in campo che giocare così, questo si sembra leggere sui volti incupiti della scarsa decina di tifosi amaranto presenti al Manuzzi, una compagine priva di ogni benché minima forma di organizzazione e di spirito di squadra. Atzori, sembra più un pugile suonato che il salvatore della Patria che ritorna per aiutare i suoi ad uscire dalle sabbie mobili. Il girone d’andata sta finendo, gennaio é dietro la porta coi suoi 30 giorni di mercato e forse, dico “forse”, proprio nel mese in cui la Reggina compirà 100 anni, forse sarà meglio cominciare a ideare ed a ricostruire una nuova squadra assieme ad un nuovo organigramma interno e ad un (vero) direttore sportivo, pensando che la Lega Pro è diventata, purtroppo, una eventualità sempre più concreta.

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