Il pittore catanzarese Raffael premiato a Reggio, dopo le esposizioni a Messina e in Slovacchia

colori a tempera30\12\2013 – Un 2013 concluso in bellezza per il poliedrico artista catanzarese Luigi Raffael, che lo scorso 19 dicembre ha ricevuto in quel di Reggio Calabria il premio “Giuseppe Calogero” nella ventiseiesima edizione della rassegna organizzata dall’omonimo circolo, quest’anno sul tema “Cultura tra umanesimo e scienza: come salvaguardare i valori identitari dell’uomo”, presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”. Un premio che segue alla partecipazione alla mostra che ha avuto luogo nel contesto della prestigiosa “Settimana della Solidarietà, della Cultura, dell’Arte e del Turismo”, ospitata dall’Aula Magna dell’Università di Messina dal 9 al 14 dicembre, nonché all’esposizione avvenuta nel mese scorso presso la “University of st. Cyril and Methodius” di Trnava, capoluogo del distretto omonimo in Slovacchia, a 50 km dalla capitale Bratislava. «Sono molto orgoglioso – ha commentato Luigi Raffael – dell’attenzione che mi ha voluto riservare il Circolo culturale “G. Calogero” conferendomi il premio, segno che il messaggio artistico lanciato in trent’anni di attività è passato e sta passando. Del resto, gli inviti ricevuti per le importanti iniziative di Messina e Trnava, peraltro occasione di confronto tra culture, sono state una conferma ed una grande soddisfazione». «Artista dalla grande sensibilità ed intelligenza lirico-cromatica, trasfonde nelle figure da lui brillantemente dipinte lo spirito di una sottile acuta ironia, cogliendo nei vari ritratti, ed in particolare nel volto enigmatico del clown, la dimensione della crisi di identità dell’uomo»: queste le ragioni addotte dal circolo in merito al conferimento del premio “G. Calogero”, che riecheggiano nella descrizione fatta invece dall’Accademia Internazionale “Amici della Sapienza”, organizzatrice dell’evento messinese di cui sopra: «valori umani ed estetici di elevato spessore pittorico ed artistico, a conferma di notevoli capacità interpretative del suo “Io nell’Arte”». «La sua visita è stata un ottimo modo di promuovere lo scambio culturale», ha spiegato infine Daniela Petrikova, docente presso l’ateneo di Trnava (la “Roma slovacca”), rendendo conto della presentazione effettuata presso la Facoltà d’Arte dal pittore calabrese, non solo delle sue opere, ma anche della storia e dei luoghi dell’arte «della sua bellissima regione, la Calabria».

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