Reggina: regna sovrano il caos: Esonero Bis per l’ “Atzori-Bis”

conf. atzoridi F. C. – Incredibile, ma ciò che sta avvenendo in via delle industrie sembra avvolto da un alone di mistero, di caotica follia, di “accanimento terapeutico” nei confronti di un malato illustre quale la nostra beneamata Reggina. Si perchè l’esonero bis dell'”Atzori-bis” già di per se rappresenta un evento “ai confini della realtà”. La vicinanza all’uomo Atzori in questo momento è d’obbligo. Si perchè essere ingaggiati nell’anno del centenario con tanto di proclami in pompa magna per una serie A alla portata della Reggina, essere esonerato dopo 10 giornate con appena 9 punti conquistati, essere richiamati dopo solo 6 partite e dopo un altro mese, infarcito da un solo punto conquistato (casalingo) e 4 (+1 in coppa Italia) sconfitte, essere ri-esonerati proprio all’inizio del mercato e durante la lunga pausa (dove occorreva semmai fare quadrato attorno alla squadra per ricompattare l’ambiente), per essere sostituito da un allenatore che non ha il patentino (Zanin) accoppiato ad un non-più-allenatore (Gagliardi) che ne è invece dotato, sa tanto di “scherzi a parte” o di “manicomio criminale”. Dipende se si riesce a riderci sopra o meno. Chi vuole leggere un qualche progetto di salvezza in tutto questo caos deve avere parecchia speranza nel futuro ed essere un tifoso accanito o un moderno Peter Pan. Già perchè in tutto questo marasma, cominciato in estate con l’arresto del vice presidente Remo, seguito dalle dimissioni del presidente, con la nomina di un nuovo presidente col solo “potere di firma” visto che tutto passa dal socio di maggioranza Foti, con l’allontanamento di Giacchetta e il suo successivo reintegro così come per Cacozza, con il già detto valzer in panchina di Atzori, Castori, Atzori-bis, Zanin-Gagliardi, con tutto questo pandemonio dicevamo, non si può avere speranza o certezza di alcunchè se non di una, ormai, colpevole arrendevolezza della società. Note positive in tutto questo? Difficile trovarne ma per i più speranzosi si possono cogliere due aspetti certamente positivi: il primo riguarda la cabala, infatti mr. Gagliardi fu allenatore della Reggina nel 1996 per 9 partite e con le ultime 4 vittorie (l’ultima nel campo della promossa Reggiana dell’allora giovane allenatore, mr. Ancelotti) riuscì a salvarsi dalla retrocessione in serie C che allora appariva scontata; la seconda riguarda lo staff amaranto che, in tutta questa baraonda di andirivieni di allenatori, membri dello staff, presidenti, calciatori, ecc., annovera ancora tra le proprie fila l’unico PROFESSIONISTA (col maiuscolo d’obbligo) veramente legato ai colori Amaranto, parliamo ovviamente del dott. Pasquale Favasuli. Per concludere non dimentichiamoci che siamo in pieno periodo di mercato ma nulla si muove in casa amaranto, solo alcuni “Rumors” che danno per “non più a disposizione della Reggina” giocatori del calibro di Cocco, Caballero, Falco, Gentili  Louzada e che l’avvento dei soliti “cavalli di ritorno”, gettonati dalla stampa locale, come Aronica e Barillà sembra già stato negato dai diretti interessati. Di nuovo ci sarebbe il prestito di Pigliacelli, portiere di proprietà del Parma, classe ’93 e il ritorno di Baiocco a fronte solo di un eventuale ipotetica cessione di Zandrini. A questo punto, la cancellazione della festa amaranto di sabato prossimo per i 100 anni amaranto, proclamata durante la campagna abbonamenti, sa tanto di “lutto sportivo” come a sancire il concreto e definitivo (?) scollamento della dirigenza da quella ultima e sparuta tifoseria rimasta. Che dire altro? Nulla più se non registrare una notizia curiosa: Benassi, l’ex portiere della Reggina, dopo la parentesi terribile in amaranto, riesce ad accasarsi presso l’unica squadra di serie B che sta (forse solo apparentemente) peggio della Reggina essendo ultima in classifica: la Juve Stabia.

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