Alla Calabria serviva un leader nazionale: ora c’è

omino di fbDi I. D. – Serve un leader alla Calabria. Tra le tante cose che necessitano, urge anche quello. Serve un uomo, un personaggio, che come Mancini e Misasi in passato sappiano essere calabresi a Roma. Sappiano contare nei palazzi decisionali, si rivelino determinanti nelle stanze che contano. Peppe Scopelliti, Presidente della Regione, ha oggi anche questo compito.  Il dato di fatto è questo ed è inconfutabile: è l’unico leader (delle polemiche, degli insulti e dei pettegolezzi tralasciamo) che abbia la forza politica, numerica, gestionale, per essere decisivo a Roma. Ed in parte già lo è stato perché, se il Governo Letta è ancora in piedi molto dipende anche da lui. I giornali militanti di sinistra hanno cercato di sminuire l’incarico di responsabile nazionale dei circoli del NCD affidato a Scopelliti, nel tentativo di costruire un caso, una polemica. In realtà all’interno di un partito che sceglie di puntare su una classe dirigente valida e capace per avviare l’importante fase organizzativa ci si affida agli uomini di peso: e Scopelliti lo è. In Calabria, ma anche a Roma. Serve alla Calabria questa nomina di Scopelliti: perché è la nomina nazionale in un partito che, oggi, rappresenta il Governo: per questo tutti dovrebbero spingere affinché il Governatore possa ottenere, da questa situazione, il massimo per la Calabria così come già fatto per i precari (dove i fondi stanziati da Letta ne risolveranno il problema).

Il Nuovo Centrodestra è una formazione politica che sta trovando la sua linfa proprio nel consenso crescente tra gli amministratori locali, può conquistare la fiducia di un elettorato che aspetta la ripresa economica come l’occasione per far finalmente ripartire il Mezzogiorno colpito dalla crisi. E la forza del Meridione in questo momento risiede proprio negli uomini come Scopelliti e Alfano, l’uno calabrese, l’altro siciliano, che certamente dal Mezzogiorno d’Italia partiranno nella costruzione del NCD e che u Sicilia e Calabria baseranno la propria forza elettorale. Perché poi serve fare la voce grossa a Roma per ottenere concretamente qualcosa in Calabria. Scopelliti questo lo sa e, così come per i precari e per la riapertura del Museo, saprà farsi valere.

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