L’Assessore Provinciale all’Agricoltura Gaetano Rao su calamità da cenere vulcanica

logo provincia di reggio calabriaPrendo atto dell’assunzione di responsabilità da parte dell’Assessore Regionale Trematerra in ordine alla problematica derivante dalla caduta di cenere vulcanica sul territorio provinciale e sui conseguenti ingenti danni alle produzioni agricole. Auspico che la Regione finalmente si ponga concretamente e fattivamente il problema di assicurare misure di sostegno e rilancio dell’agricoltura reggina, con particolare riferimento alla Piana di Rosarno. Alcune precisazioni sono però d’obbligo, al fine di non ingenerare confusione. La Provincia di Reggio Calabria si è tempestivamente adoperata dietro segnalazione di agricoltori, associazioni di produttori ed organizzazioni professionali agricole in ordine alla disamina della problematica della caduta di cenere vulcanica e dei conseguenti danni. Ha espletato ogni attività di competenza per procedere alla delimitazione del territorio ed all’accertamento di danni subiti. Ho scritto ripetutamente all’Assessore Trematerra nonché al Presidente Scopelliti ed al Ministro dell’Agricoltura. L’unica risposta ricevuta è stata un diniego di accesso alla calamità formalizzato in cinque righe a firma di funzionari della Dipartimento regionale all’Agricoltura. Nonostante ciò, l’assessorato provinciale da me diretto ha continuato a lavorare con serietà ed inviato alla Regione Calabria tutta la documentazione necessaria, ivi compresa la delimitazione del territorio e la stima dei danni subiti. Prendo atto con favore che l’Assessore Trematerra, contrariamente a quanto sostenuto dai suoi funzionari, abbia ritenuto degna di attenzione e valutazione la nostra richiesta di declaratoria dello stato di calamità. A Trematerra, tuttavia, chiedo di fare presto e di trattare con urgenza la unica problematica veramente eccezionale che al momento esiste: lo stato di crisi dell’agricoltura della Provincia di Reggio Calabria, aggravato dai danni da caduta di cenere vulcanica. Non si perda altro tempo. Così come si deve fare prestissimo su ciò che vado ripetendo da tempo: riconversione e diversificazione. E per fare ciò occorre un Piano Agricolo Provinciale che individui priorità e vocazionalità delle aree. La Regione faccia la propria parte.

Comunicato Stampa Provincia

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