Tensione sociale palpabile, preoccupazione per chi “gioca” sulla pelle della gente

Minasi , Romeo, Arena
Minasi , Romeo, Arena

I “TUTTOLOGI” VANNO PRESI CON LE “PINZE”

di Fabrizio Pace – Alla presenza di numerosi giornalisti si è svolta ieri in tarda serata una conferenza stampa indetta da alcuni esponenti del Nuovo Centro Destra cittadino, esattamente dall’Assessore Demetrio Arena, da Daniele Romeo e da Tilde Minasi. Ancora una volta al centro della preoccupazione  la Tares e la pericolosità dell’informazione lacunosa o parziale che spesso anima il dibattito tra i cittadini creando i presupposti per una vera e propria tensione sociale. I volti dei tre politici reggini sono sembrati molto cupi e e la voce di Demi Arena, unico a parlare, ha fatto trasparire profonda mortificazione per la vicenda che sta subendo la città, dal mai “digerito” commissariamento al timore del dissesto da alcuni incautamente invocato come unica e radicale soluzione ai problemi cittadini. Probabilmente coloro che auspicano il dissesto non hanno a cuore il bene della città ma solo biechi obiettivi politici.  La confusione ingenerata da alcuni organi d’informazione e dalla rabbia della gente potrebbe spingere i meno lucidi a gesti pericolosi. Le spiegazioni avute riguardo all’aumento della Tares hanno fatto riscontrare un nuovo dato. A detta di Palazzo San Giorgio, a Reggio Calabria,  negli anni passati si sono pagate delle tasse troppo basse  rispetto ad altre città con la stessa entità demografica ecco il motivo per cui gli attuali tributi risultano così esosi pur essendo stati aumentati in percentuali simili a molte altre città italiane che hanno anche problemi simili. L’unica differenza che in tutte le altre città a rischio dissesto o con tributi esosi, le forze politiche per il bene dei cittadini hanno fatto quadrato per esercitare azioni condivise e quindi più incisive. A Reggio manca questa responsabilità basti pensare a quello che si è letto e alle dichiarazioni che si sono ascoltate, non si può fare politica sulla pelle della gente, gli avversari vanno battuti con idee, progetti,e sopratutto con i voti. Com’è  facilmente comprensibile e come sottolinea lo stesso Arena, è più facile distruggere che costruire e qui in città si sta assistendo a questo. La rabbia per il cupo periodo economico che l’intera nazione sta vivendo trae in inganno i più deboli che simili ai marinai di Ulisse, ascoltano incaute sirene  che come in quel famoso poema mirano esclusivamente  al  loro tornaconto. Si è anche assistito al tentativo di “delegittimazione” pubblica   a cura di impavidi “tuttologi” di professionisti esperti nel settore degli enti locali che cercano ed hanno cercato  di fornire spiegazioni tecniche che facilitino la comprensione del problema per ragionare a 360 gradi sulle eventuali soluzioni.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.