Renzi “tira dritto” !!

di Carlo Viscardi -“Se non si fa la riforma del Senato non ha senso che gente come me stia al governo: ci giochiamo la faccia e tutto il resto. Su questa cosa non mollo di mezzo centimetro, andiamo diritto; Provo curiosità, voglio vedere se davvero i parlamentari del mio partito che non vogliono votare il DDL costituzionale sul Senato davvero non votano.

Dovrebbero ricordare che quella proposta l’ho portata alla primarie, votata dai nostri elettori, vagliata due volte dalla direzione.” Questa la dichiarazione rilasciata ai microfoni di Radio RTL, una sfida lanciata agli strenui difensori di un senato che sembra ormai destinato al tramonto, ed al loro Presidente Grasso entrato in polemica col premier nei passati giorni.

Renzi aggiunge : “I nomi e i cognomi di chi vuole bloccare il cambiamento li dirò alla fine della votazione, saranno minoranza al Senato e nel Paese.” Renzi si impegna a portare a termine l’approvazione del DDl entro il 25 maggio, entro le europee; dice ironizzando di fare un circoletto rosso sull’agenda.

Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, dà qualche dettaglio in più: il nuovo organo si chiamerà Senato delle autonomie, sarà composto da 148 persone, di cui 21 di nomina del Quirinale e 127 rappresentanti di consigli regionali e sindaci, tra cui tutti quelli dei capoluoghi di regione. Intanto Renzi polemizza con Grasso e dichiara : “Non si è mai visto il presidente del Senato che interviene sui procedimenti in corso o in itinere. Se sono arbitri non possono giocare.”

 E’ Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione ed esponente di spicco di Scelta civica, a far notare che non son tutte “rose e fiori” per Renzi infatti dichiara : “È un po’ inconsueto che sia il governo a presentare una proposta di legge su questo tema. Serve che il Parlamento ne discuta per ritoccare e migliorare alcuni aspetti.” I

ntanto il governo sembra ancora in “alto mare” a riguardo delle coperture per i famosi “80€” in busta paga; anche se Il sottosegretario alla presi­denza del Consiglio Graziano Delrio domenica ha quantifica­to il taglio Irpef in dieci miliardi all’anno. Quindi ha smentito le voci secondo le quali il piano da 80 euro al mese sarebbe stato ri­dimensionato; Ma rimane una partita ancora aperta anche se Renzi promette che tutto andrà come deve..

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