Reggio Calabria… retrocessa?!

Reggio Calabriadi Giuseppe Dattola – Lo abbiamo detto più volte: lo sport, spesso, riflette l’aspetto sociale di un popolo o di una città. Se è vero che l’Italia, in questo momento, a parte qualche raro caso, in tutte le discipline ha fatto dei grossi passi indietro rispetto agli anni floridi 80 e 90; in ambito nazionale, Reggio Calabria è retrocessa sia dal punto di vista sociale che sportivo. Ed, infatti, la massima rappresentante della città dello stretto nello sport più popolare del mondo ha matematicamente saputo che torna nella terza serie del mondo calcistico dopo un ventennio fatto di onorati campionati in Serie B (a parte quest’ultimo ovviamente…) e dieci anni nella massima serie scrivendo delle pagine storiche e probabilmente irripetibili. La retrocessione della Reggina è la conferma del momento di crisi nera dello sport reggino: centro Coni chiuso, palazzetti da ristrutturare, due piscine al coperto inutilizzabili, la Viola del basket costretta ad emigrare per giocare le gare in casa; il calcio a 5 che sopravvive, il volley rappresentato solo nelle serie inferiori; nessun giovane in rampa di lancio se non qualche eroe che, per crescere, è dovuto emigrare (vedi il cestita Marco Laganà, n.d.r.). una città sportivamente allo sbando ma, purtroppo, anche la vita sociale non se la passa meglio con tanti problemi irrisolti da quando Reggio non ha più una classe politica al comando ma dei funzionari statali che deliberano tanto ma di movimenti concreti se ne registrano pochi, a parte una pista ciclabile sicuramente bella da vedere. Reggio Calabria avrebbe avuto bisogno d’altri interventi nel campo delle strutture sportive sicuramente, ma, soprattutto, i reggini hanno bisogno di certezze, lavoro ed una città pulita in tutti i sensi anche se loro stessi devono contribuire a rendere questo posto vivibile e splendido come potrebbe e dovrebbe  essere. Fra una settimana, i reggini saranno chiamati ad esprimere un parere elettorale con le consultazioni europee dove si è presentato un uomo sicuramente discusso nel bene e nel male ma che ha fatto tanto per questa città. Scopelliti è un ragazzo che amava lo sport e lo ha anche praticato ad alti livelli e quindi sa cosa vuol dire vincere le sfide, anche quelle più difficili. La sua candidatura rientra in questa categoria perché non è facile fare una campagna elettorale dopo le ultime vicende che lo hanno colpito. Lui si è messo a testa bassa e si è ripresentato con il coraggio tipico dello sportivo. Il verdetto lo avremo fra poco, ma la sua eventuale vittoria porterebbe Reggio in Europa e magari si ritroverebbe nuovo slancio a trecento sessanta gradi per una città che ha vissuto gli anni più difficili della sua recente storia. E magari, risollevandosi, tornerà a splendere anche in ambito sportivo come ha fatto spesso anche perché la cultura dei reggini in questo campo non è inferiori a quella d’altre piazze che invece si godono soddisfazioni e successi.

banner

Recommended For You

About the Author: Giuseppe Dattola