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Giuseppe Dattola – In pochi lo avrebbero previsto ad inizio stagione ma le finali NBA 2014 vedranno ancora come protagoniste le stesse dell’anno scorso. Dopo una lunga cavalcata, San Antonio e Miami si giocheranno l’anello con l’unica differenza che, questa volta, il vantaggio del fattore campo è a favore dei texani che, nel 2013, persero gara 7 sul campo degli Heat dopo aver gettato via al vento la possibilità di chiudere i giochi nel sesto atto ma Parker e compagni non avevano fatto i conti con i miracoli di Ray Allen. E si ricomincia dunque con San Antonio che arriva a questa finale dopo aver giocato un paio di serie difficili; ci sono volute sette gare per superare i Dallas Mavericks al primo turno; Portland invece è stato spazzato via in cinque incontri mentre, nella finale di conference, sei gare e via dai giochi anche i favoriti Oklahoma City Thunder che chiudono un’altra stagione fallimentare dato che erano i più accreditati per la vittoria finale nonostante l’apporto del MVP Durant.
Più semplice il cammino di Miami: primo turno comodo contro i giovani Charlotte Bobcats; secondo turno leggermente più difficile ma i Brooklyn Nets non hanno mai preoccupato i campioni in carica anche la finale dell’Est contro i Pacers non ha fatto soffrire più di tanto i floridiani che hanno chiuso le ostilità in sei gare. Adesso si azzera tutto e si ricomincia: le squadre sono sostanzialmente le stesse della passata stagione: l’italiano Belinelli, primo tricolore a giocare una finale, è l’aggiunta importante nella rotazione degli Spurs che si nutrono ancora della forza e dell’esperienze del trio delle meraviglie Parker-Ginobili-Duncan, ancora una volta dati per finiti a Novembre ma invece eccoli ancora lì alla caccia del quinto titolo dell’era Popovich. Gli Heat sembrano leggermente meno intensi rispetto a quelli che hanno vinto nel 2012 e 2013 ma guai a scommettere contro Lebron James e la sua truppa che comunque, quest’estate, potrebbe dividersi dato che i big three potrebbero tutti uscire dai rispettivi accordi. Il pronostico non vede favoriti; vincerà la squadra che sbaglierà di meno e l’impressione è che sarà importante il fattore campo anche se siamo alla fine di una post-season che ha registrato il record di vittorie in trasferta. Il sistema perfetto degli Spurs contro le grandi individualità degli Heat.. Arriva il momento più atteso dell’anno dunque..fra qualche giorno si alzerà il sipario sulle Nba finals 2014…
Più semplice il cammino di Miami: primo turno comodo contro i giovani Charlotte Bobcats; secondo turno leggermente più difficile ma i Brooklyn Nets non hanno mai preoccupato i campioni in carica anche la finale dell’Est contro i Pacers non ha fatto soffrire più di tanto i floridiani che hanno chiuso le ostilità in sei gare. Adesso si azzera tutto e si ricomincia: le squadre sono sostanzialmente le stesse della passata stagione: l’italiano Belinelli, primo tricolore a giocare una finale, è l’aggiunta importante nella rotazione degli Spurs che si nutrono ancora della forza e dell’esperienze del trio delle meraviglie Parker-Ginobili-Duncan, ancora una volta dati per finiti a Novembre ma invece eccoli ancora lì alla caccia del quinto titolo dell’era Popovich. Gli Heat sembrano leggermente meno intensi rispetto a quelli che hanno vinto nel 2012 e 2013 ma guai a scommettere contro Lebron James e la sua truppa che comunque, quest’estate, potrebbe dividersi dato che i big three potrebbero tutti uscire dai rispettivi accordi. Il pronostico non vede favoriti; vincerà la squadra che sbaglierà di meno e l’impressione è che sarà importante il fattore campo anche se siamo alla fine di una post-season che ha registrato il record di vittorie in trasferta. Il sistema perfetto degli Spurs contro le grandi individualità degli Heat.. Arriva il momento più atteso dell’anno dunque..fra qualche giorno si alzerà il sipario sulle Nba finals 2014…
