Reggio Calabria: Comune il risiko delle candidature

CandidatureC’è l’ovvio e lo scontato, l’idea folle, la mossa vincente. E’ un risiko “infernale” quello che accompagna la fermentazione politica cittadina in vista delle imminenti elezioni amministrative dl Novembre prossimo. Nel centrosinistra il gioca sembra essere ormai fatto (e mai come questa volta con tempi ampiamente in anticipo rispetto agli avversari). Il sei luglio, infatti, gli elettori del centrosinistra potranno scegliere il proprio candidato a sindaco attraverso le primarie di coalizione. In campo tanti figli d’arte: Giuseppe Falcomatà (figlio dell’ex sindaco Italo) e Mimmo Battaglia (figlio dell’ex sindaco Piero). Con loro il cardiologo Enzo Amodeo e Filippo Bova. Dai rumors che provengono dalla segreteria del PD la gara pare sia a due: Falcomatà –Battaglia. Entrambi giocano tanto sul proprio cognome (anche se cercano di nasconderlo) e sull’eredità politica familiare. Sui social network, si sprecano video e ricordi di anni che non ci sono più, da tempo ormai. Enzo Amodeo cerca invece di ritagliarsi un ruolo alternativo, più moderato, di rottura ma anche di proposta all’interno della coalizione. Il sei luglio si saprà che sarà l’aspirante sindaco ufficiale del centrosinistra. Il Movimento Cinque stelle ha da tempo indicato il proprio uomo per palazzo San Giorgio: con (addirittura) 15 voti, gli attivisti reggini hanno scelto Salvatore Serranò. In attesa dell’investitura ufficiale che solo Grillo può dare, Serranò lavora alacremente per costruire una campagna elettorale innovativa coinvolgente. Il vero grande problema dei grillini in città, è la frammentazione dei meetup e dei sostenitori che, alla lunga, potrebbe rivelarsi devastante per il risultato finale. Ed i mugugni nell’ambiente cinque stelle di Reggio, crescono. Discorso assolutamente indecifrabile nel centrodestra. Dove, in realtà, bisognerebbe trovare la sintesi tra Forza Italia e Ncd prima di individuare possibili candidati. Non è un mistero che Forza Italia avrebbe già pronta una lista di nomi per lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio di Reggio e uomo di lunga esperienza sarebbe la scelta su cui il gruppo berlusconiano in città vorrebbe puntare. Ma rimangono anche alte le quotazioni di Amedeo Canale, ex consigliere comunale, Andrea Cuzzocrea (presidente di Confindustria, qualche mese fa in predicato di candidarsi con il PD). Il Nuovo Centrodestra di Scopelliti, invece, tiene sempre “calde” due ipotesi: la prima, la più accattivante, quella che porta al nome dell’avvocato Nico D’Ascola, noto legale reggino, professionista di caratura nazionale che riuscirebbe certamente a coinvolgere una fetta enorme di società civile. Questa ipotesi, rimbalzata con forza nel marzo scorso, sembra però affievolirsi e lasciare spazio a quella che porta a Franco Sarica, Dg dell’Asp di Reggio Calabria un passato in politica, medico stimato sia sotto l’aspetto umano che sotto quello professionale. Ma il migliore fermento proviene dalla società civile: numerosi sono infatti le aggregazioni di professionisti e di semplici cittadini pronti a spendersi per regalare alla città una prospettiva di sviluppo. Tra queste prende “quota” il Movimento Dialogo Civile che sembra pronto a candidare Enzo Cuzzola, professionista tra i più stimati in città e molto apprezzato su scala nazionale in virtù delle sue numerose collaborazioni con enti locali in vari zone d’Italia. Tra primarie, rumors e comunicati stampa la partita è ormai iniziata, il risiko delle candidature si completerà subito dopo l’estate quando, tutti i partiti tutte le coalizioni saranno pronte per il rush finale: quello che porterà alla vittoria o alla sconfitta.

Ipse Dixit

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