ANCORA 72 ORE

di maio

di Carlo Viscardi – Mentre il “Guru” dell’anti-casta leader del M5S, Grillo, si adegua ai tempi e alle circostanze, usufruendo di quei privilegi tanto contestati a cui ha sempre fatto la guerra riservati ai “VIP”, facendosi assegnare un posto nel “parterre de roy” al Circo Massimo, per ascoltare “l’evento del secolo” (il concerto dei Rolling Stones) e addirittura lasciando esterrefatto il primo cittadino di Roma Ignazio Marino che dichiara : “Pensavo fosse uno scherzo, non mi aspettavo di incontrare personalmente Beppe Grillo” in Parlamento il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) lancia l’ennesima sfida al PD in merito alla possibile immunità parlamentare per sindaci e consiglieri regionali in Senato dichiarando : “Basta con l’alibi che non ci sono alternative. Siamo pronti a discutere; nel Movimento 5 Stelle i nostri parlamentari hanno finora sempre rinunciato a qualsiasi immunità perché vogliamo essere cittadini comuni, senza godere di alcun privilegio, eccetto quello di essere portavoce di milioni id italiani; Sappiate che il vostro alibi preferito, ‘non ci sono alternative’, ormai non funziona più. Avete avuto la nostra disponibilità a discutere. Date una risposta agli italiani”.
Replica il Senatore Andrea Marcucci (PD) : “La riforma del Senato non può essere fermata per l’emendamento che prevede l’immunità. Sul tema è sovrana l’aula, che potrà sostenerlo o votare contro; La fine del bicameralismo perfetto è ad un passo un traguardo storico che sta per essere raggiunto grazie all’ostinazione del governo Renzi. L’immunità, in tale contesto, è un dettaglio minore: può certamente essere eliminata; Certo è paradossale che chi vuole il Senato elettivo, oggi si scagli contro l’emendamento presentato dai relatori. Sembra che ogni possibile polemica sia funzionale a chi in realtà non vuole alcuna riforma.”grillo-roma
Comunque rimangono ore frenetiche, circa 72, al termine stabilito per la presentazione dei sub-emendamenti alle proposte depositate venerdì dai relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli; e la replica, alle poche velate accuse del M5S verso l’asse FI-Lega arriva da Paolo Romani ( capogruppo in senato FI ) che dichiara : “E’ una questione che non ci riguarda; il ripristino dell’immunità non l’avevamo chiesta noi, non ne sapevano nulla, e l’abbiamo letta solo guardando gli emendamenti dei relatori; Non entro in una polemica inutile e di bassissimo livello scatenata da M5s e oltretutto l’immunità mi sembra anche impropria, visto che parliamo di Consiglieri regionali e sindaci”. Perplessità e domande nascono dal dossier dei tecnici di Palazzo Madama che suggeriscono di : “approfondire, anche alla luce del principio di ragionevolezza.” E fanno notare che il ddl del governo “introduce una non marginale differenziazione” tra deputati e senatori per quanto riguarda le prerogative fra i due rami del Parlamento, ma giustamente si farebbe notare che il Presidente della repubblica, al termine del suo mandato, diverrebbe senatore a vita e determinerebbe “una riduzione delle prerogative sulla libertà personale e sulle comunicazioni.” La conclusione del dossier afferma : “se si ritiene che “il Senato conservi la natura di organo immediatamente partecipe “del potere sovrano dello Stato”, l’equiparazione dei suoi componenti, in tema di prerogative, ai componenti dei consigli regionali potrebbe ritenersi da approfondire, anche alla luce del principio di ragionevolezza.” Quindi i “Grillini” che continuano a lanciare “pseudo-sfide” e proclamandosi “baluardo” di uguaglianza, faranno guerra anche ai Tecnici di Palazzo Madama?

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