Il riciclo dei relitti della A3 nel Parco lineare della Costa Viola

Il 24 Giugno ore 11.00, presso il Rettorato della Mediterranea, è stata siglata la lettera di intenti con la quale l’Assessorato a Urbanistica, Pianificazione ed Assetto del Territorio, Parchi ed Aree Protette della Provincia di Reggio Calabria, conferma la disponibilità alla collaborazione con l’Unità di Ricerca della Mediterranea nel Programma di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) “RE-CYCLE ITALY, nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio” cofinanziato dal MIUR per gli anni 2013-2016.Catanoso Raffa Pirrotta

Le attività che saranno svolte dall’Unità di Ricerca della Mediterranea in collaborazione con l’Assessorato della Provincia consistono nell’approfondimento del progetto di ricerca inerente il riciclo dei relitti della A3 in parco lineare e nel contestuale avvio di un processo partecipato con il coinvolgimento attivo della comunità di abitanti della Costa Viola.

Il progetto di ricerca

La proposta consiste nel “riciclo” in parco lineare dei relitti dell’autostrada A3 nel tratto Bagnara-Scilla (Reggio Calabria); si tratta di porzioni del percorso autostradale originario degli anni settanta, oggi dismesso e in parte non demolito, costituito anche da manufatti di assoluto pregio come il monumentale Viadotto Costa Viola, che sovrasta il borgo di Scilla, opera dell’Ingegnere Riccardo Morandi. Da anni le comunità locali e gli enti preposti al governo del territorio si sono fatti promotori di una serie di iniziative (consultazioni pubbliche, concorsi di idee, proposte progettuali) per impedire la demolizione dei tratti autostradali dismessi e proporre il loro riutilizzo per una mobilità carrabile secondaria a carattere locale. L’ipotesi è che le cifre stanziate per le demolizioni possano essere (più proficuamente per il territorio) convertite per un progetto complessivo di riutilizzo dei tratti autostradali dismessi e la valorizzazione paesaggistica e ambientale complessiva della Costa Viola. Ad oggi sono state avanzate diverse soluzioni ma parziali, mancano infatti proposte complessive in grado di prendere in considerazione tutti gli aspetti di carattere sociale, storico antropologico, ambientale e economico. È quindi necessario stimolare ulteriormente un dibattito nella comunità tutta per rinnovare l’immaginario collettivo e definire un’ipotesi credibile di progetto in grado di innescare un nuovo ciclo di vita per i relitti dismessi dell’A3 e prefigurare scenari futuri sostenibili che associano mobilità lenta e valorizzazione delle risorse storico-testimoniali, ambientali e ecologiche. La rilevanza dal punto di vista ecologico della Costa Viola è avvalorata dalla presenza di una ZPS (Zona Protezione Speciale) e 5 SIC (Siti Interesse Comunitario); il parco lineare potrebbe quindi essere un privilegiato osservatorio ambientale per lo studio ed il monitoraggio scientifico delle aree protette. Grazie alla ricchezza del programma di attività esperibili, l’itinerario può entrare a far parte di circuiti internazionali cicloamatoriali ed intercettare forme di turismo, oggi in crescita esponenziale, legate all’escursionismo in aree di pregio naturalistico. Inoltre la complessiva valorizzazione dell’intera area potrebbe attivare nuove economie di filiera corta (vendita prodotti tipici di qualità e programmi di accoglienza turistica diffusa); consentire la manutenzione ordinaria del territorio per prevenire frane, discariche abusive, abbandono, incuria; facilitare la fruizione del territorio alle comunità di abitanti che possono per primi tornare a godere della bellezza del proprio paesaggio ed essere invogliati a coltivare i terrazzamenti o i pianori rispettivamente a valle e a monte dell’asse autostradale.

Alla firma erano presenti:
il rettore dell’Università Mediterranea, prof. Pasquale Catanoso;
il direttore del Dipartimento di Architettura e Territorio, prof. Gianfranco Neri;
il prof. Vincenzo Gioffrè, responsabile scientifico dell’Unità di ricerca della Mediterranea nel PRIN RE-CYCLE ITALY;
la dottoressa Antonia di Lauro, componente dell’Unità di ricerca della Mediterranea nel PRIN RE-CYCLE ITALY;
il presidente della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Raffa;
l’assessore della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Pirrotta;

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