L’Assessore Salerno sugli adempimenti fatti per gli ammortizzatori sociali

assessore Nazzareno SalernoL’Assessore Regionale al Lavoro Nazzareno Salerno rispondendo concretamente alla nota del Direttore generale per le Politiche attive e passive del Ministero del Lavoro, relativamente ad un particolare adempimento che la Regione avrebbe dovuto fare entro il trenta giungo prossimo, ha detto: “Con il consueto spirito di reale vicinanza ai lavoratori e ben consapevoli dei drammatici effetti che la crisi globale ha dispiegato e continua a dispiegare soprattutto sulle aree disagiate, abbiamo provveduto a trasmettere all’Inps i decreti di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga a chiusura dell’annualità 2013. Ora spetta al Governo provvedere alle risorse necessarie per i pagamenti facendosi carico della situazione per il presente e per il futuro”. “Adesso – ha precisato il Dirigente generale del Dipartimento Lavoro Vincenzo Caserta – dovrà provvedere l’Inps all’erogazione dei trattamenti, previa verifica delle risorse finanziarie disponibili, ivi compresi i quattrocento milioni di euro che il decreto interministeriale in fase di emanazione destina agli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013 per le regioni che presentano residui passivi”. Va ricordato che le carenze finanziarie ed i conseguenti ritardi nei pagamenti dei sussidi, dovuti ai finora mancati trasferimenti da parte del governo, hanno creato gravi difficoltà ai lavoratori ed alle loro famiglie e che la Regione è più volte intervenuta, anche sacrificando risorse (per un totale di oltre cinquanta milioni di euro) originariamente destinate ad altre iniziative, pur di offrire una boccata d’ossigeno a quanti sono stati costretti a subire la perdita del posto di lavoro. “Finalmente – hanno detto Salerno e Caserta – si intravede una soluzione ad una questione dalla straordinaria rilevanza e dal grandissimo impatto sociale su cui siamo stati sempre vigili sapendo perfettamente come ogni differimento dei pagamenti amplifichi i problemi economici e di serenità familiare per chi vive in una regione che denuncia gap di sviluppo. L’obiettivo deve però essere non solo quello di gestire l’emergenza, ma quello di progettare il domani rendendo concrete le speranze di crescita economica e sociale anche riuscendo a favorire il reinserimento lavorativo ed il rilancio dei diversi settori produttivi”.

 

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