Tariffe acqua; la Federconsumatori e l’Adoc scrivono alla terna commissariale

“Spese eccessive per un servizio carente”

federconsumatoriIl Presidente della Federconsumatori di Reggio Calabria Giuseppe Macrì ed il Presidente dell’Adoc di Reggio Francesco Puleo hanno scritto alla terna commissariale per chiedere “una rivisitazione delle esose tariffe del servizio idrico integrato a fronte della cattiva qualità dell’acqua”. “Da settimane – sostengono Macrì e Puleo – sono arrivate alle famiglie reggine le bollette relative al pagamento del canone 2014 ed all’integrazione del 2013. Prezzi alle stelle per un servizio non adeguato”. “Ci chiediamo – aggiungono i Presidenti di Federconsumatori ed Adoc di Reggio – per quale motivo in città l’acqua deve costare molto di più rispetto agli altri comuni della Regione e dell’Italia? Saranno più bravi gli altri amministratori?” Eppure nel 2013 eravamo stati convocati dalla Commissione straordinaria, in quella occasione si era acceso un lumicino di speranza, adesso, purtroppo ormai spento a causa delle chiusura del Commissari che hanno preferito calcoli ragionieristici alle reali esigenze dei cittadini, al continuo confronto ed alla partecipazione delle rappresentanze della società civile. Non tenendo conto delle famiglie con disabili, di quelle monoreddito e di chi non ha alcuna entrata”. Nel corso dei vari incontri con le altre associazioni avevamo valutato il nuovo regolamento e proposto alcune modifiche. A distanza di tempo, purtroppo, non abbiamo più avuto la possibilità di interloquire con la terna commissariale. Al termine dell’ultima riunione era palesata la possibilità di una riduzione del costo dell’acqua per il 2014 e si era discusso della riduzione della perdite della rete idrica, della riduzione della morosità, della contrattualizzazione delle numerose utenze abusive e della razionalizzazione dei costi. Ad oggi pare non si sia mosso nulla, se non, come detto, gli aumenti notevoli della tariffa dell’acqua”. A questo aggiungiamo che dagli ultimi mesi del 2012 per alcune zone della città, in particolare Concessa di Catona, Archi e Pellaro, esiste il divieto di utilizzo dell’acqua per uso alimentare, oltre al danno, quindi, anche la beffa. La riduzione della tariffa, finalmente riconosciuta ai cittadini interessati, non giustifica questa inadempienza verso coloro i quali da quasi due anni sono privati di un sacrosanto diritto. Inoltre, la gestione del nuovo servizio idrico integrato presenta punti carenti: La sostituzione del contatore, ad esempio, in alcuni casi obbligatoria, ha penalizzato il servizio per inadeguatezza organizzativa. Dopo aver speso 35 euro per la richiesta, i tempi di attesa sono enormi, si registrano infatti notevoli ritardi. La nostra proposta prevedeva che il Comune facesse propria tutta l’attività: fornitura contatore, apposizione sigilli ed installazione con personale proprio rispettando una tempistica ben precisa (massimo 10 giorni dalla richiesta e pagamento effettuato)”. Pertanto Federconsumatori ed Adoc auspicano un più frequente e costruttivo confronto con le associazioni dei consumatori per rendere meno conflittuale il rapporto con i cittadini – utenti ed offrire proposte finalizzate a migliorare i servizi in città”. 

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