“Offro io e paghi tu”, il punto di Arena sul Palazzo di giustizia

Bello e impossibile verrebbe da dire guardando il cantiere del Palazzo di Giustizia, completo all’80% e abbandonato li. Demetrio Arena pacatissimo stamane in conferenza stampa fa il punto della situazione, dopo aver fatto un excursus dell’opera dalla sua ideazione col governo Falcomatà, ad oggi che giace imponente ed incompiuta. Una storia a più riprese, che, negli anni ha visto l’impegno di politici locali come Giuseppe Valentino che nel 2003 riusci a reperire i fondi necessari per evitare che il progetto venisse accantonato: nel 2004 l’ appalto, nel 2005 la posa della prima pietra con la promessa di veder consegnata l’opera nel giro di 5 anni, tempi record se si pensa alla media nazionale e in particolar modo ai tempi del mezzogiorno, grande anche l’impegno dell’allora Sindaco Scopelliti. Ritmi alti e cambio del responsabile dei lavori hanno visto una situazione di stallo edil cantiere si va via via spegnendo, inutili i tentativi di approvazione delle varianti, i tempi lenti per i mutui aperti hanno fatto si che il cantiere si fermasse. Mancano i soldi e manca anche un aiuto concreto da parte dello Stato, 5 i milioni necessari per il completamento e la consegna, per coprire i costi che in corso d’opera si erano aggiunti e dovuti al sistema di sicurezza e si arriva al 14 agosto quando, Renzi, in una visita lampo, convoca un tavolo con argomento il Palazzo di Giustizia con la promessa da parte del Governo di stanziare 3 milioni di euro, e chiede alla Regione di stanziare il restante importo. Un passo avanti certamente, ma minuscolo se si pensa che l’importo complessivo che serve adesso per il completamento dell’opera è di 19 milioni di euro, quasi quattro volte tanto quanti ne servivano nel 2005, un’opera incompleta insomma costa, costa forse più di una completa, ma non è oggi il giorno delle polemiche, oggi si accettano i 3 milioni e si attende il tavolo della Giunta Regionale che giorno 10, dovrà fare in modo di trovare 16 milioni dei fondi por da destinare al Palazzo di Giustizia, un’opera strategica per Reggio che speriamo possa essere completata e messa in funzione al più presto.

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