Consulta, tredicesima fumata nera: Violante e Bruno respinti

parlamentoQuella di oggi è stata una mattinata quasi interamente dominata dalla questione dall’elezione di due giudici della Consulta. L’ennesima prova delle tensioni che caratterizzano, non solo l’intera classe politica, ma anche la maggioranza che regge questo Governo e, a tratti, persino gli equilibri interni al Partito democratico. Un evento che, se non fosse per la delicatezza della materia, rischierebbe di risultare addirittura quasi comico e comunque rappresentativo delle aspre divisioni politiche che stanno caratterizzando una fase già di per se non facile per il nostro Paese. Insomma, per dirla in poche parole, non c’è accordo quasi su nulla e quei pochi accordi che vengono finalmente raggiunti, dopo trattative e polemiche, sono frutto di tali compromessi che vengono completamente stravolti nelle loro essenze originarie. Sta di fatto che oggi si è registrata la tredicesima fumata nera in Parlamento per l’elezione di due giudici della Consulta. I due candidati – Luciano Violante, sostenuto dal Pd, e Donato Bruno, sostenuto da Forza Italia, hanno preso rispettivamente 542 voti e 527 voti, non raggiungendo quindi il quorum dei tre quinti, pari a 570 voti. Il risultato, tuttavia, non sembra aver spinto la classe politica a cambiare prospettive, tanto è vero che il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, ha chiarito che l’intenzione è quella di andare avanti proprio con Violante e Bruno. Non resta che attendere la prossima votazione che si svolgerà martedì 23 settembre alle ore 12. Un nulla di fatto si registra anche sul fronte della elezione di due membri laici del Consiglio superiore della Magistratura, giacché nessuno ha raggiunto i 3/5 dei votanti, pari a 514 voti.

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About the Author: Luigi Iacopino