Giuseppe Barbaro, Presidente ANGA Calabria sull’importanza dell’agricoltura per l’imprenditoria giovanile

L’agricoltura ha retto l’urto della crisi decisamente meglio rispetto agli altri settori produttivi e lo testimoniano tutte Barbarole analisi statistiche ed economiche. E’ un dato incoraggiante che, in una situazione economico-occupazionale del Paese e soprattutto della Calabria particolarmente difficile, richiede interventi radicali di attenzione e sostegno. Naturalmente all’interno del nostro settore vi sono dati positivi ma permangono innumerevoli problemi da coniugare peraltro con la logica del lavoro agricolo e l’ imprevedibilità propria dei campi. Tuttavia l’agricoltura continua ad essere vitale e dinamica e ciò riguarda soprattutto i giovani. L’essere imprenditore agricolo oggi non è più una scelta di ripiego ma un investimento consapevole che permette di essere attori protagonisti in un settore che può dare enormi opportunità professionali. Questa tendenza l’abbiamo notata attraverso alcune misure del Piano di Sviluppo Rurale ma tuttavia il ricambio generazionale nell’agricoltura calabrese rimane ancora un problema. Pensiamo solo ai dati nazionali ed al fatto che il 37,2% delle aziende sono condotte da 65enni o più e il 72,4% da un ultracinquantenne. Come aiutare, quindi, questo processo di ricambio generazionale.. come sostenere il percorso dei giovani imprenditori agricoli ? A parere dell’Anga – per esempio – i mutui a tasso zero per i giovani imprenditori sotto i 40 anni, riservati non solo a chi si insedia, ma anche a chi è già imprenditore agricolo, sono un ottimo segnale. Ecco in sintesi, alcune delle misure sulle quali l’ Anga richiama l’attenzione e ne sollecita la massima diffusione.

  • Mutui a tasso zero per imprese agricole condotte da under 40 per investimenti fino a 1,5 milioni di euro nei settori della produzione, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La durata massima dei mutui, 10 anni comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75 per cento della spesa ammissibile. 15 per le iniziative nel settore della produzione agricola.

  • Mutui fino a 30 anni concessi da Ismea per l’acquisto dei terreni agricoli volti a favorire i giovani agricoltori. Abbattimento di 40.000 euro della quota interessi prevista dal piano di ammortamento del mutuo.

  • Detrazioni al 19% per giovani under 35 che affittano terreni agricoli.

  • Contributo a fondo perduto da Ismea per i giovani subentranti in un’attività già esistente e l’erogazione di mutui a tasso agevolato per finanziare spese di investimento (acquisti di macchinari e attrezzature, opere di ammodernamento e ristrutturazione ecc.) fino al 90%del loro ammontare.

  • 1/3 di sgravio retribuzione lorda per promuovere forme di occupazione di giovani compresi tra i 18 e i 35 anni, con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno triennale.

  • Deduzioni Irap al 50%, fino a 10.500 euro per assunzioni di giovani nelle Regioni del Mezzogiorno, con contratti a tempo determinato per almeno tre anni e 150 giornate all’anno.

  • Credito d’imposta 2014-2016 al 40%: per investimenti fino a 50mila euro su e-commerce di prodotti agroalimentari; per investimenti fino a 400mila euro in innovazione e reti d’impresa. In particolare per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, nonché per la cooperazione di filiera.

  • Fondo di garanzia Ismea a prima richiesta pro accesso al credito per aziende agricole prive di proprie garanzie per prestiti bancari. Per i giovani c’è l’abbattimento del costo della commissione di garanzia attraverso un contributo di 7.500 euro, che sarà innalzato a 15.000 euro, da erogare in regime de minimis.

  • 80 milioni di euro anno, massimo del plafond che l’Italia poteva destinare alla misura, per imprese condotte da under 40 e maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni all’interno dell’attuazione della nuova Pac fino al 2020.

Noi come sindacato degli imprenditori Agricoli, grazie ad una capillare rete territoriale, siamo pronti a dare assistenza e chiarimenti agli imprenditori agricoli ed a quei giovani che volessero cogliere queste opportunità. Ecco il perché della campagna : ” il futuro è nelle nostre idee.. lo strumento?? La nostra Terra!!” Ma al di là di questi strumenti, per avere risultati concreti è necessario aggiungere una specifica progettualità regionale e il richiamo della classe politica calabrese e della futura governance regionale ad una forte assunzione di consapevolezza e responsabilità. Mi ha colpito il monito, indirizzato proprio alla politica, dell’Arcivescovo di Reggio Calabria, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini a non fornire false illusioni o speranze ai cittadini, dando ai giovani l’opportunità di un lavoro sicuro e stabile, interrompendo la nuova emigrazione. E proprio partendo da questo monito voglio evidenziare come da questo mese c’è la possibilità di rendere disponibili in affitto le terre demaniali, del Corpo forestale dello Stato e del Cra (Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura). Purtroppo i 5.500 ettari di terreno agricolo messi a disposizione rappresentano solo una piccolissima parte degli oltre 300.000 ettari totali; 0,04% della Sau italiana e lo 0,26% di quella delle aziende condotte da “under 40”, secondo i dati del censimento 2010. Se noi evidenziamo questa opportunità possiamo aggiungere una considerazione che può anche essere letta come una richiesta di impegno; in queste settimane l’attività politica principale sembra comunicare l’adesione di questo o quel movimento alla corsa elettorale di questo o quello schieramento, dibattito inconsistente e assoluta mancanza di idee messe in campo. Non c’è una una chiara visione dello sviluppo regionale, non una specifica progettualità sull’agricoltura, asset che, assieme al Turismo, è decisivo per l’intero sistema economico regionale. Invitiamo – questa la richiesta di impegno, i candidati e naturalmente il futuro Presidente ma anche gli amministratori dei vari Enti locali a progettare ed attuare in agricoltura provvedimenti che garantiscano l’accesso ai terreni agricoli pubblici ai giovani imprenditori.

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