La città bene comune, quale opportunità per la Città Metropolitana

reggio-corso_garibaldi-300x225Con questa tornata elettorale è importante, per tutti noi, rilanciare lo sviluppo civile ed economico che negli ultimi anni, tra crisi economica e commissariamento, ha perso la tensione e la progettualità che hanno sempre caratterizzato la nostra città. E’ necessario pensare a una governance nuova che faccia tesoro degli errori compiuti e guardi al domani con ottimismo. Reggio, “Città Metropolitana”, non può non essere proiettata verso il futuro, investendo maggiormente sulla conoscenza, sulla ricerca e sulle attività produttive di “qualità” e potenziando i servizi commerciali locali esistenti e creandone di nuovi. Da alcuni studi comparativi sulle Città Metropolitane, emergono, purtroppo, dati poco confortanti sulla “qualità” della vita a Reggio, in particolare nei settori dei trasporti, dell’uso dell’acqua e dei rifiuti, nonché di quello relativo all’uso dei finanziamenti da parte dell’Unione Europea. Fortunatamente, nell’area metropolitana reggina si registra il record di aree verdi rispetto al numero di abitanti. Politiche sociali. Va rivisto il settore delle politiche sociali che, sempre più e meglio, devono garantire, in base ad una efficace progettualità, l’accesso ai servizi sociali, alla casa, all’istruzione ed alla promozione delle pari opportunità di genere, etniche, di ceto, l’attivazione d’ incentivi per le lavoratrici, il sostegno alla conciliazione all’interno dei posti di lavoro e la creazione dei micronidi, agevolando l’imprenditorialità femminile attraverso la predisposizione di servizi alla persona. Specificatamente, va riconosciuto il diritto ad un’abitazione dignitosa per tutti i cittadini, mediante interventi di riordino del patrimonio abitativo disponibile e dell’Edilizia Residenziale Pubblica, degli appartamenti sfitti, e/o abusivi, di pianificazione dei nuovi da costruire, e di costituzione di una Agenzia per la casa che favorisca l’incontro tra la domanda e l’offerta di abitazioni a basso canone. Società civile e Terzo settore. Così come è importante migliorare il rapporto tra Amministrazione e cittadini, con modalità istituzionalizzate per il sostegno e lo sviluppo delle pari opportunità e la partecipazione attiva della società civile. Urge riprendere e rafforzare sempre di più i rapporti con il terzo settore che ha dato tanto negli ultimi anni e che è stato ultimamente bistrattato, come pure intessere legami e fare rete con tutta quella parte di associazionismo “puro” che opera per il bene comune in silenzio. Nella consapevolezza della stretta connessione tra politiche di sviluppo e politiche del lavoro, è necessario orientare la crescita economica della città, coinvolgendo gli attori economici e sociali, come, ad esempio, l’Associazione degli Industriali, le Università, gli Ordini Professionali e la Camera di Commercio. Le azioni della futura amministrazione dovranno includere nel progetto di “Città Metropolitana” le opere già in corso e quelle ulteriori che con il Decreto Reggio erano già state programmate ma non ancora avviate e che invece vanno considerate e portate a termine in tempi ragionevoli, fuori da ingerenze di spartizioni clientelari e/o di infiltrazioni mafiose. Ambiente. E’ importante investire su ambiente ed energia, promuovendo un mutamento profondo nel campo dei trasporti. Occorre valorizzare e riqualificare gli spazi verdi e l’arredo urbano, ridefinendo le modalità di gestione, ricercando partner esterni alla Amministrazione comunale nella manutenzione delle aree verdi pubbliche e nel miglioramento della gestione dei rifiuti. reggio-calabria-vista-notturnaPari Opportunità. Speciale deve essere l’impegno di promuovere il principio delle pari opportunità e del valore delle differenze, contrastando le discriminazioni, anche attraverso azioni che eliminino ostacoli e divari nell’erogazione dei servizi. Così come è importante che la nuova Amministrazione rispetti le pari opportunità anche nella rotazione degli incarichi professionali esterni, garantendo che la scelta venga effettuata anche tenendo nel debito conto il merito e la competenza, giacchè il fine ultimo è di tutelare il bene comune. Infine, è importante che la nuova Amministrazione, si costituisca parte civile nei processi di violenza alle donne. Sappiamo bene come i Comuni abbiano la facoltà di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio e per atti di violenza sulle donne. E’ un principio giurisprudenziale cui si sono già uniformate alcune realtà comunali, quali quelle di Roma, Parma e Tivoli. Non vi è dubbio che, a fronte dei ritardi delle politiche nazionali nel mettere in campo attività di contrasto ai suddetti reati, “una presa di posizione forte e decisa dell’amministrazione locale, rivesta un alto valore simbolico”. E’ indispensabile, pertanto, che il Comune di Reggio Calabria, si dichiari parte civile nei processi penali di violenza contro le donne e che le eventuali somme percepite dall’Ente siano destinate, a titolo di risarcimento danni, alle vittime dei soprusi o ai servizi anti violenza del Comune.

                                                                       La Presidente del C.P.O. – Dott.ssa Maria Cristina Brancatisano

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