“Stati Generali dello Sport Giovanile”: la storia di Jack Sintini, quando il campione diventa un esempio di vita

gli studenti in platea_CSIRC150 studenti stregati dalla testimonianza del pallavolista; al via gli “Stati Generali dello Sport Giovanile”

« Non c’è nessuna difficoltà che ci può colpire che non abbiamo possibilità di affrontare. Dentro di noi abbiamo una forza, non diamoci per vinti! » parola di Jack Sintini, palleggiatore di professione. Pluricampione di Italia, di Europa e del Mondo, Sintini ha ipnotizzato per due ore oltre 150 studenti provenienti dalle classi del biennio della scuole superiori di Reggio Calabria. Un partenza eccellente quella degli “Stati Generali dello Sport Giovanile”, evento promosso e coordinato dal Centro Sportivo Italiano con la collaborazione di enti e federazioni sportive. Jack Sintini è un atleta straordinario, ed a testimoniarlo non è solo la stella di mvp alle scorse finali playoff in cui vinse il tricolore con la maglia di Trento; Sintini, da vero sportivo, si è giocato – ed ha vinto – la sua personalissima partita con il cancro. In solo 22 mesi da un letto di ospedale ad essere protagonista in campo per un finale che voleva dire “scudetto” nel volley. Sintini ha parlato ai ragazzi con passione, raccontando la sua storia di vita: dall’essere uno “scarto” per la squadra di calcio della sua città al diventare un campione della pallavolo; dall’essere un uomo felice e realizzato professionalmente e umanamente (sposato e con una figlia) al ritrovarsi a lottare contro la “bestia”, un tumore che non solo rischiava di allontanarlo dai campi di gioco, ma provocava ben altre riflessioni esistenziali. Jack Sintini ripercorre quelle ore, quei giorni, quei mesi; racconta dell’idea del suicidio e poi parla della sua “squadra”: una famiglia che “palla dopo palla” gli ha dato fiducia per crederci. « Ad un certo punto – spiega – gli anticorpi hanno cominciato a combattere. Chi ha deciso che dovessi restare qua non lo so. Ho smesso di chiedermelo. Ho provato a riprenderli ». La Sala Conferenze della Provincia vive un clima surreale: i 150 studenti sono fissi a scrutare gli occhi di quel campione, che nelle immagini di sottofondo raffigurano trionfante in campo. Un uomo che è riuscito, parlando di sport e vita, a non farli distrarre per neanche un istante; gli smartphone sono rimasti in cartella: gli insegnanti vivono un’emozione tangibile, c’è chi versa qualche lacrima di commozione. Una ragazza, di colpo, chiede a Sintini un abbraccio, solo un abbraccio. Potere dello Sport dicono. Jack Sintini tornerà a giocare ed a vincere, Jack Sintini « però – specifica –   ovunque mi chiamino a farlo io vado a raccontarla la mia storia, anche quando vediamo tutto nero, le cose possono cambiare ». Di tanto in tanto, mentre Jack parla viene interrotto da applausi sinceri: gli “Stati Generali” così come sottolinea nel suo intervento la dirigente scolastica del Liceo Sportivo “A. Volta”, dott.ssa Palazzolo, sono un’esperienza unica. Al tavolo a moderare l’incontro Mimmo Panuccio, presidente provinciale della FIPAV che a più riprese non nasconde la sua emozione; presente Mimmo Albino, direttore della Scuola Regionale del CONI, partner scientifico dell’iniziativa e Paolo Cicciù, presidente da sx_cicciù-mauri-albino-panuccio-sintiniprovinciale del CSI. Altro relatore dell’incontro è lo psicologo Roberto Mauri  che calibra l’intervento di Sintini sul tema della conferenza: il “drop out” sportivo in età scolare. « Credo che al di là dell’applauso, e della pelle d’oca che abbiamo provato ascoltando questa storia. Jack ha usato un metro di estrema schiettezza e onestà. Lavoriamo assieme sulla stessa frequenza d’onda: voi abbandonate lo sport o vi sentite abbandonati dallo sport? Rispondo io per voi – sottolinea il coordinatore del Team nazionale della formazione CSI – il mondo sportivo ad un certo punto vi ha abbandonati. Con il passare del tempo, cambiano le prospettive, si passa dal divertirsi alla competizione. Il mondo dello sport non produce solo benefici, ma anche tossine – prosegue – come se ne esce? Come spiegarsi perché voi non fate più sport? È chiaro: le tossine le produciamo noi adulti!». Mauri è un treno in corsa che scuote i ragazzi, « parlate con i vostri allenatori dei vostri sogni », ma soprattutto gli insegnanti e i dirigenti sportivi presenti, « cosa significa sport a scuola? – si chiede ironico – è la ricreazione o un sistema integrato di attività? ». Si chiude con l’abbraccio degli studenti a Jack Sintini, la prima sessione degli Stati Generali dello Sport Giovanile. Sempre nella giornata di oggi, lunedì 6 ottobre, si terrà alle 15.00 l’incontro con i dirigenti sportivi al Liceo “Volta” ed alle 18.30 l’incontro – confronto con i genitori all’Istituto San Vincenzo.

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