Reggio e la Questione del “Bike Sharing”

Riceviamo e Pubblichiamo

Scriviamo a questa redazione al fine di ottenere chiarimenti in merito a quella che può essere definita ormai la “questione Bike Sharing”.bike sharing

Apprendiamo dai giornali quanto segue:

“La Commissione Straordinaria comunica che in data 13 ottobre 2014 è stato deliberato, ai sensi dell’art. 2484 n. 6 del Codice civile , lo scioglimento della S.A.T.I., società a responsabilità limitata a capitale pubblico interamente detenuto dal Comune di Reggio Calabria.

Con la deliberazione di scioglimento, adottata dall’Assemblea straordinaria, si è, contestualmente, nominato il liquidatore che gestirà la fase di liquidazione quale unico rappresentante della società.”

Ricordiamo quindi che sono in essere con SAtI srl una serie di contratti tra i quali quello per la realizzazione di progettazione definitiva (già conclusa e regolarmente consegnata al comune di Reggio Calabria in data 03.03.2014 per l’avvio della conferenza di servizi e l’espletamento di tutte le procedure di approvazione previste da legge) ed esecutiva, nonché realizzazione e gestione del progetto Bike Sharing, come da incarico commissionatole dal Comune di Reggio Calabria.

L’iter della valutazione è apparsa da subito travagliato.

  • In data 24.03.2014 la Sati srl sollecitava il Comune di Reggio Calabria per l’avvio degli adempimenti necessari alla prosecuzione delle progettazione esecutiva, al fine di non incorrere inoltre nella perdita del finanziamento.

  • In data 15.09.2014 si chiudeva (finalmente) con esito positivo la conferenza di servizi (n. prot. 144953 del 26 sett. 2014) relativa al progetto Bike Sharing.

Ad oggi tuttavia, la progettazione definitiva non ha terminato il suo travagliato iter di approvazione..

Inoltre, il progetto Bike Sharing promosso da SAtI srl veniva presentato dai tecnici progettisti anche in data 17.09.2014 alla giornata della mobilità sostenibile tenutasi a Cosenza.

 Infine, apprendiamo che nel programma di un candidato a Sindaco, alla pagina 13 dello stesso, reperibile al seguente anche online, si legge testualmente:

“Piani per la realizzazione di un sistema efficace di mobilità sostenibile come bike sharing, l’utilizzo di mobilità elettrica, etc.”

Sarà un caso?

In qualità di tecnici, ci chiediamo allora perché il progetto definitivo non sia stato ancora approvato dal comune dopo ben 7 mesi dalla presentazione?

Che fine ha fatto allora il nostro progetto?

È lo stesso progetto attualmente pubblicizzato nel programma elettorale del candidato a sindaco?

A prescindere da quelle che possono essere le indicazioni politiche e le campagne elettorali, il progetto, avviato a dicembre 2013, doveva essere il primo modello di mobilità sostenibile per migliorare la città e la sua fruizione a tutti i cittadini, senza distinzione di bandiera politica….

 In questa città occorre necessariamente che ogni azione abbia un colore politico affinché possa essere realizzata?

 

I progettisti SATi per il Progetto Bike Sharing

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