Agliano (R.F.): la difesa della famiglia deve essere un valore per il Centrodestra reggino

Giuseppe AglianoE’ innegabile che, soprattutto negli ultimi anni, in Italia e anche nella nostra Reggio, le parole politica, partito e quindi esponenti politici, suscitino nell’immaginario collettivo una sempre maggiore diffidenza arrivando persino a tingersi di rancore e ostilità. Lo afferma Giuseppe Agliano, candidato al comune nella lista di “Reggio Futura” che sostiene il candidato a Sindaco Lucio Dattola. Molti politologi nostrani – sostiene Agliano – si sono affrettati ad attribuire questo diffuso malessere alla scadente classe politica attuale e alla campagna mediatica scatenata da importanti organi d’informazione nazionali. Tuttavia, in un’epoca contraddista dall’opportunismo, dalla menzogna e dalla cupidigia di potere, sarebbe estremamente ipocrita non ammettere gli errori della politica e dei suoi rappresentanti sia nazionali che locali. Così stigmatizza il candidato di “Reggio Futura” – cercare di nascondere anche l’evidenza sarebbe miopia, soprattutto quando ci si pone d’innanzi al triste spettacolo di chi, (il centrosinistra) in maniera del tutto contraddittoria, ieri condannava il “modello Reggio” e oggi sposa quella proposta politico-amministrativa, rafforzando le scelte fondamentali e accogliendo tra i suoi candidati e sostenitori esponenti, figli e parenti di chi ha supportato e animato quell’intensa ed avvincente stagione politica. Ancora più triste e illogica appare l’azione di chi (ancora il centrosinistra) ieri gioiva per il commissariamento del comune e oggi ne critica l’operato. Di chi ieri (sempre il centrosinistra), in ossequio alla disciplina di partito, fuggiva dal Parlamento pur di non votare l’istituzione di Reggio Città Metropolitana ed oggi ne vuole sfruttare le future risorse non nell’interesse della Comunità, ma per puro interesse personale e di lobby. In ultimo, ma non certo per importanza, di chi, nel proprio programma di candidato Sindaco (ovviamente quello di centrosinistra), relegato nelle ultimissime pagine (pudore? Paura di esprimersi apertamente o di inimicarsi gli ambienti cattolici cittadini?) ha scritto: “Istituzione presso il Comune del Registro delle Unioni Civili, mediante l’approvazione di un Regolamento che disciplini l’iscrizione e la cancellazione di due persone maggiorenni, di sesso diverso o uguale, di qualsiasi nazionalità, residenti, coabitanti anagraficamente nel Comune di Reggio ed iscritti nel medesimo stato di famiglia.” L’attacco portato alla sessualità, l’esaltazione dell’ideologia gender, imposti attraverso i media, la “cultura”, lo spettacolo e le proposte legislative, rappresentano il più sconcertante tentativo di manipolazione dell’essere umano. Indebolendo e alterando il matrimonio, si vorrebbe manomettere l’intero sistema di protezione e promozione della famiglia e forse anche per questo si tenta addirittura di far sparire i termini “padre” e “madre”, specifici della famiglia tradizionale, sostituendoli con i più generici “genitore 1” e “genitore 2”, quasi ad indicare che la maternità e la paternità non hanno più nulla a che vedere con il genere sessuale. Se questo è il panorama degradante che ha caratterizzato e caratterizza l’odierna competizione elettorale, se “questa” politica è capace di coniugare contemporaneamente tutto e il contrario di tutto – conclude Giuseppe Agliano – mi sembra naturale e quasi obbligatorio, in virtù dei Valori e degli ideali che da sempre animano la mia ultratrentennale militanza politica, prendere una posizione netta in favore della proposta lanciata dal Forum delle Associazioni Familiari e da La Manif Pour Tous Italia, supportata dall’incisiva azione delle” Sentinelle in piedi” e, di conseguenza, sottoscrivere i sei punti del programma per la famiglia:1) Introduzione della “Valutazione di Impatto Familiare” nelle politiche comunali; 2) Introduzione di misure di equità famigliare nella fiscalità comunale; 3) Organizzazione degli orari degli uffici pubblici, dei trasporti e dei servizi comunali in funzione dei tempi della famiglia; 4) Istituire la “Consulta per la Famiglia”; 5) Riconoscere esclusivamente il matrimonio come unione fra uomo e donna; 6) Vigilare sulla libertà educativa nelle scuole.

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