Arena: “A Santa Venera sono stanchi delle solite promesse da campagna elettorale”

Demetrio ArenaCome ad ogni tornata elettorale gli abitanti di Santa Venere hanno dichiarato l’intendimento di restituire le schede elettorali, manifestando in tal modo la loro rinuncia all’inviolabile diritto di voto alle prossime elezioni comunali; legittima presa di posizione che si fonda sui gravissimi disaggi che ogni giorno devono affrontare. Così come ad ogni tornata elettorale, puntualmente si registrano le “solite” opportunistiche, quanto sterili, prese di posizione di chi ambisce a ricoprire un ruolo nell’amministrazione comunale, stigmatizzando pubblicamente le problematiche dei cittadini del luogo e assumendo generici impegni, senza formulare soluzioni concrete, il tutto al solo scopo di acquisire consensi. Considerato che sto vivendo questa campagna elettorale al fuori di qualsiasi forma di competizione ritengo opportuno formulare alcune personali riflessioni. Preliminarmente ritengo opportuno evidenziare che subito dopo il mio insediamento, sollecitato dal nostro candidato del posto, ho effettuato un sopralluogo con l’assessore ai lavori pubblici Avv. Morisani , e dopo aver constatata la gravità della situazione, non ho esitato un attimo a mettere S. Venere in cima alle priorità dell’agenda di governo. Si è, pertanto, proceduto a stilare un progetto suddiviso in lotti per un ammontare di trecentomila euro per la messa in sicurezza della strada, impegnando 100.000 euro per la realizzazione del primo lotto di completamento. Purtroppo, il termine anticipato della legislatura ha impedito che la mia Amministrazione potesse proseguire nel percorso tracciato e risolvere il problema in maniera definitiva e risolutiva. Detto questo, credo che chi sarà chiamato a governare la città e si vorrà fare carico delle legittime esigenze e problematiche dei cittadini potrà individuare nella messa in sicurezza della strada, che collega il paese a Puzzi, e nella realizzazione della rete fognaria, ad oggi inesistente, le priorità del territorio, ricercando nella rimodulazione degli interventi già finanziati (case popolari e centro civico) le risorse necessarie per realizzare dette priorità. Mi permetto, pertanto, di esortare i cittadini di Santa Venere a far pieno uso del loro diritto di scelta; si uniscano a chi conosce realmente i loro problemi e non solo durante le visite di occasionali pellegrinaggi, puntino sulle proprie intelligenze e affianchino, anche progettualmente, chi è deputato a fornire delle risposte; svolgano pressione anche presso i tecnici incaricati per impedire che una mancata concertazione si risolva in un ulteriore spreco di risorse. I fondi per la strada e anche per altre opere di servizio ad una comunità, che vuole vivere dove ha le proprie radici, ci sono e devono essere utilizzati. Insomma, i cittadini scelgano e scelgano oculatamente: una voce chiara e fortemente rappresentativa è certamente meglio di ogni confusa, per quanto giustificata, rimostranza. Santa Venere deve avere ciò che le spetta; certamente chi avrà l’appoggio dei suoi cittadini saprà, dentro o fuori del Palazzo poco importa, porsi come tramite intelligente con le istituzioni. Non esercitare un diritto, invece, non può far altro che perpetrare una marginalizzazione che ingiustamente la condanna.

Demetrio Arena

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