La nuova dichiarazione fiscale che riguarda lavoratori dipendenti e pensionati

730 precompilatoIl Consiglio dei Ministri ha approvato con un decreto in via definitiva la dichiarazione fiscale precompilata. Il nuovo 730, che scatterà dal 2015 sui redditi 2014, riguarderà i lavoratori dipendenti e i pensionati. Ma il decreto approvato, oltre alle modifiche del 730, contiene anche un pacchetto di semplificazioni fiscali che vanno dalle successioni ai rimborsi Iva e che riguardano non solo i cittadini ma anche le imprese. Per il 730 precompilato vi saranno i dati già contenuti nell’anagrafe tributaria (cioè i dati anagrafici, i parenti a carico, gli immobili e i terreni posseduti) quelli trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta. Questi ultimi dovranno comunicare i redditi da lavoro e le trattenute e se lo faranno in ritardo saranno sanzionati di 100 euro per ciascun lavoratore. Solo dal 2016 con la tessera sanitaria saranno inseriti anche i dati relativi che riguardano queste spese. La dichiarazione verrà messa on line entro il 15 aprile e sarà a disposizione del cittadino che potrà accettarla così com’è oppure modificarla, correggendo i dati e/o aggiungendone altri. Il tutto può essere fatto dal cittadino da solo o con l’assistenza dei Caf o di professionisti abilitati. La scadenza di presentazione è il 7 luglio. Per la dichiarazione di successione, anch’essa nel decreto, non è più necessario presentare la dichiarazione quando l’eredità devoluta in linea retta ha un valore non superiore a 100mila euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Le altre novità del decreto sono per il Bonus Energia – stop alla comunicazione alle Entrate per i lavori ammessi alla detrazione che proseguono per più periodi di imposta – per il vitto e alloggio ai professionisti – le spese non costituiscono compensi in natura per chi ne usufruisce,per cui il professionista non dovrà più “riaddebitare” in fattura tali spese al committente e non dovrà più operare la deduzione dell’ammontare quale componente di costo deducibile – per i rimborsi IVA – azzerati gli adempimenti per i rimborsi fino a 15mila euro, non vengono posti limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti “non a rischio” per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato – per il fisco internazionale – vengono semplificate le dichiarazioni delle società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia e sale anche a 10mila euro il limite per comunicare, solo annualmente, le operazioni con paesi cosidetti paradisi fiscali – per il forfait pubblicità – è prevista una detrazione a forfait del 50% per prestazioni sia di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro, per sportive dilettantistiche, per pro-loco – per le spese di rappresentanza – si potrà detrarre l’Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l’acquisto di beni che hanno un costo “unitario” fino a 50 euro uniformando la norma a quella delle imposte sui redditi.

Katia Germanò

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