Bronzi: Dieni (M5S), Sgarbi studi. Reggio all’Italia ha dato il nome

“Secondo Vittorio Sgarbi Reggio Calabria non è in Italia. Il critico sarà bravo in storia dell’arte, ma dovrebbe prendere qualche ripetizione di storia e di geografia.” E’ ironica la deputata reggina del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, commentando l’ultima infelice uscita di uno dei grandi promotori del prestito dei Bronzi di Riace, proposta avanzata dalla Regione Lombardia in occasione dell’Expo 2015. Continua la parlamentare pentastellata: “Tutti sappiamo con largo anticipo quale sarà la risposta di questo soggetto: sarò definita un’ignorante se mi va bene. Certo, ogni persona che è in dissenso dal suo pensiero è ignorante, come sostiene chiunque sia affetto da una patologica incapacità a dibattere e a mettere sul tavolo argomentazioni valide. D’altra parte sono in buona compagnia. La commissione tecnica che ha deliberato la non trasportabilità dei bronzi è composta da deficienti, gli oppositori sono capre, per non dire qualcosa di più. Tutti conosciamo di quali florilegi sia ricco il bagaglio  linguistico dell’illustre critico d’arte ferrarese. Peccato che stavolta la capra sia lui.  Il nome Italia infatti, nell’antichità, si riferiva solo alla parte posta nell’estremo meridione della Penisola, la Calabria per l’appunto. Reggio dunque si trova in Italia. Questo, però, non è vero solo perché è il suo territorio ad aver dato il nome alla Nazione. I reggini, infatti, come gli altri italiani, l’hanno costruita col sangue, col lavoro e con i sacrifici l’Italia, generazione dopo generazione.  E non sarà certo un politico fallito, un istrione che cerca di sbarcare il lunario alternando le offese alle pagliacciate, a poterla privare della sua dignità. Sgarbi voleva i bronzi? Si è dovuto scontrare contro l’orgoglio e la consapevolezza di una città che trattava con Sparta ed Atene e che certo non si preoccupa per gli strepiti di questo strambo ambasciatore dell’Expo per le belle arti.”

 “Vittorio Sgarbi si plachi” conclude la deputata. “In fin dei conti questo è solo uno dei suoi numerosi insuccessi. Domani se ne sarà già dimenticato.”

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