Nazareno: Berlusconi, no a diktat

Si dice che dopo la quiete venga la tempesta. Nell’Italia politica ancora non si è arrivati a questo punto, sebbene alcuni segnali, nelle settimane precedenti, soprattutto in tema di legge di stabilità, avevo fatto pensare a confronti roventi tra le forze politiche. Il dibattito sulla legge elettorale non ha fatto altro che inasprire una situazione già precaria, tanto è vero che, per qualche giorno, si è temuto il possibile verificarsi di stravolgimenti sul piano degli equilibri politici. Per adesso, però, nulla di tutto ciò. Per quanto, infatti, Raffaele Fitto insista sulla necessità di non sottostare ai diktat di Matteo Renzi, soprattutto in merito alla riforma delle legge elettorale, il presunto braccio di ferro tra Renzi e Berlusconi non ha ancora avuto nessun vincitore, sebbene entrambi non sembrano voler cedere sulle rispettive posizioni.

E cosi, Forza Italia, dopo settimane di incertezze, segnate dalla contrapposizione tra il leader e l’europarlamentare pugliese, sembra aver fatto un passo avanti sul piano dell’unità politica. Se, infatti, da un lato, Berlusconi si dice sempre disponibile al dialogo ai fini della governabilità, dall’altro, dal comitato di presidenza di Forza Italia è venuta fuori l’esigenza, per il partito, di ritrovare una posizione unitaria. La riunione tenuta ieri, quindi, ha sancito la linea dell’opposizione, non solo in merito all’Italicum, ma anche e soprattutto sui temi economici. In effetti proprio dal centrodestra nei giorni scorsi sono piovute aspre critiche sulla manovra economica, considerata, tra l’altro, troppo gravosa sui cittadini in termini fiscali.

Tutto ciò, tuttavia, non scompone il Governo a trazione PD, con Ncd nelle vesti di (in)utile stampella, che non solo continua a scagliarsi contro la minoranza del partito democratico, ormai su ogni tema, ma anche contro le opposizioni, forza Italia in testa. Il Premier ribadisce che il tempo dei rinvii è finito, ma non si capisce bene quale sia il suo reale intento, giacché, sebbene parli di riforme condivise, alla fine, impone cambiamenti unilaterali, inaspettati, e pretende uniformità anche senza accettare un reale confronto costruttivo. Forza Italia, infatti, ha richiesto che vengano ritirate le modifiche fatte lunedì alla riforma della legge elettorale, in quanto non sono state appositamente concordate. In quest’ottica, molto probabilmente, tutto sarà rimandato a oggi pomeriggio, quando, intorno alle 18:00, si incontreranno nuovamente Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. L’oggetto principale del confronto è ovviamente la riforma della legge elettorale. In serata, invece, si svolgerà la direzione del PD.

banner

Recommended For You

About the Author: Luigi Iacopino