Incenerimento dei rifiuti e trivellazioni, la Presidente fa proprio l’appello degli ambientalisti, scrive ai dipart. interessati e chiede l’impugnazione della L. 164

Stasi Antonella​La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – ha fatto proprio l’appello sottoscritto da diverse associazioni ambientaliste ed ha scritto ai dipartimenti regionali interessati invitandoli a predisporre gli atti per impugnare la legge 164 di conversione del decreto 133 del 12 settembre 2014, il cosiddetto “Sblocca-Italia”. Quelli contestati nell’appello sono gli articoli 35, 37 e 38 che “definiscono forzosamente come strategiche intere categorie di interventi (incenerimento dei rifiuti, gasdotti, rigassificatori, stoccaggio di gas, ricerca, prospezione, coltivazione e stoccaggio del gas naturale nel sottosuolo) e che consentono la realizzazione delle medesime in deroga alle procedure di valutazione ambientale ed economico-finanziarie e cancellano le ineludibili intese con le Regioni, stabilite dal Titolo V della Costituzione”. L’appello sottoscritto da diverse associazioni e comitati calabresi rivolto alla Giunta Regionale, presente e futura, ed inviato agli uffici della Giunta, al Dipartimento Ambiente ed all’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, è stato pienamente condiviso dalla Presidente Stasi che ha avviato le procedure che potranno essere perfezionate dalla prossima Giunta regionale per impugnare la legge per incostituzionalità, così come hanno già fatto altre Regioni d’Italia. L’articolo 127 della Costituzione, difatti permette alle Regioni, entro il termine di sessanta giorni, a decorrere dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, di impugnare la legge avanti alla Corte Costituzionale. La Presidente Stasi chiederà al futuro Presidente la disponibilità a concludere le procedura di impugnazione della legge. m.c.

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