Quinta edizione del Mediterranean Experiences Festival

foto_medef_02L’ultima frontiera dei Resistenti, in difesa della lingua locale, in difesa delle culture etniche del territorio e delle lingue e culture tutte del Mediterraneo. Comincia cosi la prima giornata della quinta edizione del Mediterranean Experiences Festival. Poi le note di Rachmaninov suonate al Teatro Loreto da Anna Sokholova e a seguire tutta il repertorio della scuola pianistica russa del Novecento con il coro di voci bianche dell’associazione Krescendo. In mattinata, la conferenza stampa alla Libreria Culture, con Guido Columba, presidente dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, che patrocina il festival della sua prima edizione. Columba ha ricordato la frattura tra stampa e potere, dopo tangentopoli nel 1992 e da quel momento in poi una fase acuta di Caccia al cronista. Dalle aule di tribunale agli scandali finanziari, i cronisti vengono allontanati e denunciati nell’esercizio del loro mestiere. Il Festival da quest’anno ha stretto due protocolli di produzione e formazione con il liceo classico Campanella e il liceo artistico Preti Frangipane. La preside Maria Rosaria Rao ha ricordato la figura dello storico Gino Votano, cui è intitolato il premio internazionale di Arti e Giornalismo e ha annunciato la collaborazione per una Scuola di formazione primaria al Giornalismo, avviata lo scorso anno proprio da diversi giornalisti dell’Unci, redattori de Il Sole24Ore e di Ansamed e da quest’anno aperta alla collaborazione dei giornalisti del territorio e come sempre internazionali. Il preside del liceo artistico, Albino Barresi, ha confermato l’apertura di coproduzioni con il festival. Già in questa edizione, venerdì in programma la teatro Loreto nella sessione pomeridiana alle 19, “Il Polline del Mediterraneo”. Da gennaio seguiranno diversi Laboratori che a tema porteranno alla composizione del prossimo festival. Carlo Colella, del circolo velico Reggio, ha ricordato che quest’anno alla Mediterranean Cup parteciperà la nazionale italiana di Optmist, le trasformazioni geopolitiche di questi trent’anni che quest’anno festeggia il circolo, ma ha anche sintetizzato “L’amore per il Mediterraneo e come l’amore per le arti e per il giornalismo, noi amiamo da sempre il mar Mediterraneo e le arti del mare e questo riassume il Mediterranean foto_medef_03Experiences Festival, insieme al grande amore per la valorizzazione dei talenti e delle cose belle di questa citta”. Hanno avuto successo in mattinata la mostra di icone russe di Serghei Tikonov e le sculture in pietra di Siracusa di Demtrio Costantino al licoe artistico. Il primo film della sezione cinema “Chronique d’une Coeur de Recre” di Brahim Fritah, un film commovente franco marocchino. Interessante l’esperienza di Flavia Giordano e della sua attività di giovane designer, che gli studenti hanno trovato interessantissima. Alberto Gioffré del Club Unesco re Italo ha spiegato il progetto per il lido comunale, elaborato dalla sua associazione. Ma soprattutto ha annunciato la Festa delle comunità dalla Russia, all’Ucraina, dalla Nigeria alle Filippine. Ultimo intervento di Giuseppe Aprile, responsabile della sezione della lingua calabrese, ogni giorno a porto Bolaro, i pomeriggi degli artisti, dove e stata allestita una putja, dove poeti e farsaioli reciteranno e canteranno strambotti e sonetti della lingua calabrese. Grande attesa per i workshop di Pietro Raschillà su “La Grande Guerra”, per Riccardo Orioles direttore de “I Siciliani”, per l’arrivo del piccolo Denis Muric protagonista de “Il Figlio di nessuno”, e di Maria Zreik, attrice palestinese di nazionalità israeliana protagonista del bellissimo “Villa Touma”, il primo in programma al liceo classico, il 4 dicembre mattina e il secondo al liceo artistico, il 5 dicembre mattina.

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