Il Consiglio Comunale baluardo della cittadinanza

palazzo san giorgio- comune di Enzo Cuzzola – Il caso Roma contribuirà ad allontanare sempre di più la cittadinanza dalla politica e dalla amministrazione della cosa pubblica. Bisogna allora che chi, soprattutto alla prima esperienza, assume il ruolo di Consigliere Comunale lo faccia con la massima consapevolezza del ruolo. Mai più vorremmo assistere a sedute di Consigli comunali improduttive,nelle quali i Consiglieri comunali si attorcigliano su rigidi formalismi, ai quali prestano la massima attenzione, senza, sostanzialmente, preoccuparsi del “loro ufficio”, che consiste nel potere di indirizzo e vigilanza, sull’esecutivo e sugli uffici, in nome e per conto della cittadinanza che rappresentano. Così facendo delegano all’esecutivo ed agli uffici anche le loro scelte, per le quali sono stati chiamati. Piuttosto che raccogliere le esigenze della cittadinanza e rappresentarle, vigilando affinché i servizi e le attività “coordinate” dall’esecutivo e rese dagli uffici, siano prodotte nel modo più efficiente possibile, con la diligenza del buon padre di famiglia, spesso i Consiglieri si arroccano su posizioni autoreferenziali di “organizzazione e funzionamento del consiglio e delle commissioni”. Mentre gli uffici sguazzano nella assoluta assenza di indirizzo e vigilanza. Allora il nuovo Consiglio che dovrà amministrare la nostra città, deve porre al primo posto, dei propri obiettivi, la gestione efficiente, a prescindere da posizioni di maggioranza ovvero di opposizione. Ma perché tutto questo sia possibile è necessaria una rivoluzione culturale. Il Consigliere deve in primo luogo comprendere il proprio ruolo che è prezioso per la funzionalità vera di un ente. Allora deve preparare e non improvvisare la propria azione, deve studiare, conoscere, informarsi, da subito. Deve conoscere e saper affrontare i problemi della città. Per questo auspico che il dibattito si accenda sui temi della gestione locale, ma che non si continui a focalizzare sul passato, bensì che si dibatta sui problemi, fornendo anche ipotesi di soluzione, costruite sempre nell’ottica della trasparenza e della efficienza. Già, quella ottica di trasparenza ed efficienza che se unite e governate consentono di impedire, nei fatti, il “vergognoso” fenomeno della corruzione e del malaffare. Allora sia il Consiglio Comunale il primo baluardo della cittadinanza. Comprenda che la sua azione, sempre più spinta in tal senso dalla norma stessa, è quella di indirizzare e vigilare. Indirizzare verso la risposta alle vere aspettative della cittadinanza, vigilare affinché questo avvenga nel rispetto delle “regole” di spesa pubblica, regole che se rispettate impediscono ai pochi di costruire il loro “castelli” lussuosi a scapito di chi muore sempre più di fame.

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