Crolla il prezzo del barile di greggio ma il costo del carburante rimane troppo caro

benzinaDall’1 gennaio 2014 il costo di un barile di greggio è sceso del 53%, ma le tariffe della benzina sono scalate soltanto del 14%. In base ad uno studio di settore elaborato da Nomisma Energia (una società indipendente di ricerca in campo energetico e ambientale, il cui obiettivo è capire e anticipare le dinamiche di fondo dei mercati e dell’industria) sembra che in Italia benzina e gasolio costino circa 6 centesimi in più di quello che in realtà dovrebbero. Nel nostro Paese, come tutti ormai sanno da decenni, sui listini del carburante fanno la differenza le tante tasse addizionate nell’arco degli anni dai  vari governi per recepire soldi in maniera immediata. In Italia quindi, non ci si può logicamente aspettare che la benzina corrisponda esattamente al prezzo del greggio. Secondo l’UP il prezzo è allineato coi valori europei anche se spesso tarda ad essere aggiornato nelle stazioni di rifornimento e questo non per colpa dei benzinai (ai quali va un margine di guadagno sempre più risicato) ma del non immediato calcolo esatto del costo che deve essere diffuso dal ministero competente. Occorre scegliere accuratamente i  distributore nei quali rifornirsi come consiglia Davide Tabarelli, presidente di Nomisma, come riporta il quotidiano La Stampa.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.