Tommaso Gulli: memorie dell’eroe reggino dalla riviera triestina al “Vittoriale degli italiani”

Casa Gullì (foto di Filippo Parisi)
Casa Gullì (foto di Filippo Parisi)

Cosa unisce Reggio Calabria alla riviera triestina e al “Vittoriale degli Italiani”? Pensare che a Trieste esista la “Riva Tommaso Gulli” o che nel 1923 la Regia Marina Militare abbia donato a Gabriele D’Annunzio la Nave “Puglia”, comandata dal Gulli nell’ultima sua missione, per esporla nel Parco del “Vittoriale degli Italiani” a Gardone Riviera, dovrebbe farci riflettere sulla figura di un reggino del quale i meriti militari ed i valori umani sembra siano sconosciuti o forse dimenticati soprattutto dai suoi concittadini. Eppure sono tante le città italiane nelle quali vie e piazze sono intestate a Tommaso Gulli e a Reggio Calabria, città d’origine della nobile famiglia Gulli, il suo nome viene associato all’istituto Magistrale e ad una traversa del centro urbano. Ma chi era Tommaso Gulli il cui cognome originariamente portava l’accento sulla “i” che la storia ha cancellato? Uomo di grande fama militare, morto da eroe, rappresenta non solo la Calabria ma anche una importante pagina di storia nazionale e slava. Tommaso fin da giovanissimo intraprese la sua carriera, frequentando l’Accademia Militare di Livorno e da ufficiale della Regia Marina prese parte a diverse campagne belliche tra il 1911 e il 1918. Nel 1920 assunse il comando dell’ariete torpediniere “Puglia” impegnato nell’occupazione della Dalmazia a seguito del “Patto di Londra”. Nel corso della battaglia diplomatica tra l’Italia e il neo Regno Slavo, la presenza della nave militare Puglia a Spalato fu considerata un pericolo tanto da innescare una serie di incidenti fra le truppe italiane a quelle nazionaliste slave e militari serbo-croato-slovene. Era l’undici luglio quando nel corso dello scontro il comandante Tommaso Gulli e il motorista Aldo Rossi vennero colpiti a morte. Tommaso Gulli avendo avuto notizia che i suoi ufficiali erano stati assaliti da una folla di dimostranti, si imbarcò su un motoscafo per raggiungerli. Durante il conflitto, sebbene fosse stato ferito continuò a combattere mantenendo il comando delle sue truppe. Quasi in fin di vita fu portato a bordo della sua nave e tentato un intervento chirurgico ma tutto fu inutile. Il nome di Tommaso Gulli, Medaglia d’oro al valore militare, divenne quindi un simbolo nella lotta fra italiani e slavi sulle terre contese dell’Adriatico orientale. Quando, fra 1941 e 1943.

Portale del giardino (foto Filippo Parisi)
Portale del giardino (foto Filippo Parisi)

Spalato venne annessa al Regno d’Italia con la creazione del Governatorato della Dalmazia, il tratto della riva dal quale partirono i colpi che uccisero il comandante e il suo motorista, venne intitolato a Tommaso Gulli, e venne anche eretto un cippo memoriale presso il quale il popolo triestino ancora oggi, si reca per ricordare le gesta dell’eroe calabrese. La Nave Puglia rimane uno dei cimeli più interessanti e più visitati nel Parco del Vittoriale, tanto che dal 2002 il sottoscafo, della Nave Puglia, ospita il Museo di Bordo con la raccolta di preziosi modelli di navi da guerra del primo novecento, appartenenti alla collezione privata di Amedeo Di Savoia duca d’Aosta. In via Gebbione a Mare n. 23 a Reggio Calabria si può ammirare la splendida Casa Gullì, dimora della famiglia di Tommaso, nella quale vissero la sua vedova Maria Nesci e i tre figli del Comandante, Vincenzo, Agata ed Anna, oggi l’edificio recentemente restaurato accoglie la sede di un’associazione.

 

Antonella Postorino  – (www.antonellapostorino.com) Metro on the road

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