Michele Marcianò: “Immigrazione, Mario Oliverio sbaglia ad attaccare Matteo Salvini”.

Michele Marcianò“Dopo la strage di Parigi, etichettare di populismo, come fa il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, l’azione politica del segretario della Lega Matteo Salvini significa non aver compreso che tra i flussi d’immigrazione potrebbero giungere sul continente “schegge” fondamentaliste che mettono in pericolo la sicurezza dei cittadini, in Italia come in Europa, e la coesione sociale. La solidarietà è una cosa che noi tutti auspichiamo e pratichiamo, Salvini compreso, ma la tolleranza non può rappresentare un punto di debolezza nell’attuale scontro di civiltà”. Lo afferma il consigliere provinciale di Reggio Calabria Michele Marcianò. “Il problema dell’immigrazione – dice Marcianò – non riguarda solo la Calabria o la Sicilia, ma è una realtà europea che va affrontata nell’ambito comunitario. Dopo la riunione svoltasi ieri nella Prefettura di Reggio Calabria, l’on. Oliverio ha detto quanto sapevamo già sulla dura condizione umana e sociale che caratterizza la vita dei braccianti immigrati nella Piana di Gioia Tauro. Si tratta di una cosa diversa rispetto alla linea politica che da anni porta avanti l’on. Matteo Salvini. Che la Regione debba fare la propria parte non è solo un dovere riferito al rispetto della dignità umana, ma anche una linea d’azione per rendere sicuro il territorio sia sotto il profilo igienico – sanitario che della sicurezza e dei cittadini e degli stessi immigrati. Siamo d’accordo sull’inclusione sociale, ma senza fare il primo della classe o, per mantenere il consenso, schierarsi contro il rappresentante di un formazione politica democraticamente costituita e presente nel Parlamento nazionale e in quello Europeo. A meno che il Pd ed i suoi alleati non si considerano i soli che si spendono per il bene comune, dunque anche degli immigrati, mentre quanti la pensano come Matteo Salvini vanno ricacciati negli inferi come i demoni”.

Michele Marcianò

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