Quirinale, che i “giochi” abbiano inizio…

27/01/2014 Firenze, giornata della memoria, nella foto il sindaco Matteo Renzidi Carlo Viscardi – Passate si e no 24 ore dalle dimissioni del Presidente della Repubblica, ora cominciano a pervenire le varie notizie di ipotesi, controipotesi, veti e non-veti su chi candidare o meno al palazzo che un giorno fu il palazzo dei papi e dei Re d’Italia, il Quirinale. Tante sono le voci e le indiscrezioni che si leggono e si sentono nei vari TG, c’è chi ipotizza Prodi, chi Veltroni, chi Mattarella…. Nessun “candidato” ufficiale per ora, troppo presto, ma non è troppo presto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio.
Ospite della Bignardi alle Invasioni barbariche dichiara: «Nessuno può mettere veti, neanche il Pd. Ma se Berlusconi dice no al nostro candidato, ce lo eleggiamo da soli». Il premier fa intendere di voler evitare l’esperienza del 2013 e punta a far presto, lasciando intendere che le prime tre votazioni dovrebbero essere a scheda bianca per poi arrivare Ragionevolmente a fine mese ad avere il nuovo presidente.
Ma Renzi non deve dimenticarsi anche della minoranza interna al suo partito, quella minoranza che tutte le volte cerca di far scricchiolare l’esecutivo, sempre “spalleggiata” da SEL. Cosa potrebbe offrire per poter “disinnescare” questa mina?
Potrebbe offrire un rinvio dell’esame del ddl di riforma costituzionale per evitare l’ingorgo istituzionale. Ipotesi su cui il premier sembra ora meno intransigente di prima. Dall’altro canto Berlusconi ribadisce la sua volontà a non volere un altro presidente di “sinistra”, che potrebbe essere interpretata come una delle solite “uscite” cui siamo abituati oppure una chiara volontà di non mantenere il “patto del Nazzareno”; ma lo stesso Silvio deve fare i conti con i dissidenti del suo partito legati a Raffaele Fitto….Silvio Berlusconi
Anche lì una bella “gatta da pelare” per un centrodestra che sembra non volersi riunire sotto un’unica bandiera… Qualche “mal di pancia” potrebbero averlo anche Alfaniani e centristi, che per ora vanno cauti per vedere magari, in un prossimo futuro, di poter riuscire a spuntare qualche cavillo in qualche decreto legge. I “Grillini” per ora tacciono e non esprimono alcun parere, addirittura hanno “congelato” le loro “Quirinarie”… Ma il deputato grillino Carlo Sibilia fa intendere che il nome del prossimo presidente della Repubblica Renzi e Berlusconi lo sanno da un anno… sarà vero o no? Rimane la Lega di Salvini che con i suoi 30 voti può solo suggerire una personalità indipendente che non sia schiava di Bruxelles in linea con l’euroscetticismo che contraddistingue Matteo Salvini. Sta di fatto che il Presidente Emerito Napolitano dovrà votare per il suo successore e ai microfoni del Tgcom24 “ironicamente” dichiara : “ Chi vorrei vedere al Quirinale dopo di me? Vi piacerebbe saperlo, ma non lo so nemmeno io”.
I giochi sono aperti, ora vedremo come verranno condotti…

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