#UnNuovoInizio

Tuccio LuigiLa sentita esigenza di riaggregare la Destra politica in una nuova Alleanza per l’identità e la sovranità nazionale, mi ha spinto ad aderire alla manifestazione nazionale #unnuovoinizio che si terrà domenica 8 febbraio presso il Teatro Adriano in Roma, organizzata dal movimento Prima l’Italia e presentata da Isabella Rauti. “Prima l’Italia” è il movimento che a venti anni dalla nascita di Alleanza Nazionale, a sei dalla nascita del Pdl e sua contestuale implosione, ad un anno dal nuovo Congresso di Fiuggi di Fratelli d’Italia, evidenzia il vuoto nello schieramento politico italiano, privo com’è di un Movimento in grado di rappresentare in modo compiuto e vincente la forza e i valori della Destra politica italiana. La manifestazione costituisce l’avvio ad una serie di attività politiche finalizzate a riaprire il confronto con tutta l’area della Destra – nel rispetto delle attuali appartenenze e rispettive posizioni – con l’intento di riaggregare tutti coloro che avvertano l’esigenza un nuovo “polo identitario”. Dalla Strage di Parigi alle problematiche medio orientali emerge tutta l’inquietudine profonda che pervade l’Europa, segno evidente che la globalizzazione esasperata e le burocrazie europee stanno distruggendo il vecchio Continente, nel cui contesto l’Italia è l’anello debole della catena europea: senza un governo democraticamente eletto, in preda all’ostentata onniscienza di un giovane Premier sempre meno credibile e privo della legittimazione popolare. In tali ambiti il nostro Paese avverte maggiormente gli esiti della crisi economica continentale e della cessione di sovranità nazionale nei confronti di un’Unione Europea dominata dalla Germania. A fronte di ciò emerge la carenza del peso politico ed elettorale di un polo identitario rappresentato da una Destra politica forte e aggregante, a sostegno dell’identità e la sovranità nazionale! E’ riduttivo delegare soltanto alla Lega di Matteo Salvini i temi identitari che da sempre appartengono alla Destra Sociale e Nazionale: dalla rivendicazione della sovranità monetaria alla difesa del Made in Italy, dalla lotta contro l’immigrazione clandestina alla tutela del valore sociale del Lavoro. A fronte di questa esigenza i risultati elettorali evidenziano che il centrodestra continua a perdere nonostante l’innegabile numero di appassionati militanti politici che si riconoscono nei valori nazionalsociali, moderati e liberali, che pur avendo solide radici di destra e forti culture identitarie, a causa della condivisa delusione, restano in disparte, assumono una posizione attendista nell’ambito di partiti di centrodestra in grave crisi di identità. Si tratta di un vasto elettorato potenziale di Destra che sceglie l’astensionismo o disperde il voto verso altre direzioni politiche. Per tali ragioni ho già aderito a FdI-An, ma è evidente che all’atto di consapevole fedeltà consegua un impegno coerente e duraturo. Oggi bisogna incedere su un nuovo percorso, credibile ed aggregante che deve rimanere saldamente radicato nella storia politica e comunitaria della Destra nazionale e popolare, del Movimento Sociale e di Alleanza Nazionale; ovviamente nel convincimento della esigenza di percepire attraverso più adeguate e moderne sensibilità politiche, le istanze sociali attuali che sollecitano incessantemente la verifica e l’accoglimento da parte delle democrazie moderne La strada da percorrere deve partire dal riconoscimento del passato, con umiltà e spirito di condivisione, e deve abbracciare #unNuovoInizio. La strada del confronto, del rimettersi in discussione, senza rendite di posizione per nessuno, con l’intelligenza di non farsi condizionare da antiche divisioni e da logore dispute ideologiche è l’unica percorribile. La voce dei giovani, dei disoccupati, dei disagiati, dei lavoratori che hanno vanamente creduto in una Sinistra – oggi piegata in nome delle logiche di mercato globale, che ha abbandonato la difesa dei diritti dei lavoratori e della solidarietà sociale – sia linfa che alimenti i progetti futuri. Il successo dei movimenti del populismo identitario, in Europa con il Front National di Marine le Pen e in Italia con la Lega di Matteo Salvini ci insegna quanto sia sentita l’esigenza di difendere l’identità e la sovranità nazionale dall’oppressione dell’Unione europea, tenendo saldamente fermi i principi di una conquistata democrazia parlamentare, costituente il livello centrale dell’assetto costituzionale del nostro Paese. Il criterio della recente scelta del Presidente della Repubblica evidenzia quante siano ancora attive le logiche di “palazzo”, a fronte della obbiettiva esigenza di giungere ad una Repubblica presidenziale con l’elezione diretta del Capo dello Stato. Declinando le sopradelineate problematiche e connesse prospettive di soluzioni ragionevoli alla politica calabrese, non può non evidenziarsi la insostenibile situazione regionale particolarmente denunciata dalla impossibilità del neogovernatore a partorire una Giunta priva delle ingessature partitiche, che manifesta dalle fondamenta la crisi del regionalismo politico, imbavagliato da endemiche logiche di potere per nulla disarcionate. Tutte problematiche che si affiancano alle più ampie e ribadite esigenze della messa in discussione dell’Euro, salvadanaio tedesco in danno delle tasche italiane, del necessario abbattimento della concorrenza sleale al Made in Italy, dell’insostenibile oppressione fiscale ed in particolare dell’esasperante cappio quotidianamente ostentato da Equitalia, che rappresentano l’esigenza di individuare strategie idonee da affidare ad una nuova classe dirigente che potrà formarsi soltanto a fronte della coralità dell’impegno di tutte le risorse disponibili, senza alibi e senza esclusioni, per costruire una nuova grande Alleanza per l’identità e la sovranità nazionale.

Luigi Tuccio

Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

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