Ogm: ricorso respinto dal CdS Resta il divieto di coltivazione

ogmSi è concluso con un nulla di fatto il ricorso di un imprenditore agricolo friulano che aveva impugnato il decreto del Governo che vieta, all’interno dei confini nazionali, la coltura del mais geneticamente modificato. In Italia, quindi resta al suo posto il divieto di coltivazione di Ogm (organismi geneticamente modificati). È pur vero che la situazione non può essere considerata come conclusa in modo definitivo, giacché vi è l’obbligo, nascente in capo all’Italia, di conformarsi al dettato dei trattati comunitari. Va, tuttavia, precisato non solo che il Consiglio di Stato ha ribadito che “lo Stato membro può decidere se e per quanto tempo mantenere in vigore le misure d’emergenza nazionali adottate”, nel periodo che precede la (o che è preparatorio per la) adozione delle disposizioni comunitarie, ma anche che lo scorso 23 gennaio l’esecutivo aveva deciso di prorogare il divieto di coltivazione per altri 18 mesi attraverso il ricorso ad un nuovo decreto. Gli aspetti critici secondo l’organo di Giustizia amministrativa riguardano l’assenza di adeguate misure di gestione, la tutela dell’ambiente e la biodiversità.

La soddisfazione di Luca Zaia

zaia ogm

Non soltanto Legambiente e il Coordinamento tutela biodiversità FVG, ma anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è ritenuto soddisfatto. Il presidente leghista, si apprende dalle sue pagine twitter e facebook, ha esultato per quella che ha considerato “una nuova vittoria per l’agricoltura di qualità, quindi per il Veneto e per i suoi agricoltori”. “Quella contro gli ogm – si legge ancora – è una battaglia storica, condotta dal Veneto sempre in prima fila, per difendere la vera agricoltura, i veri agricoltori, le vere produzioni, il cui valore sta nelle loro diversità e non nell’omologazione ai livelli più bassi”. “Occorre comunque tenere la guardia alta rispetto a qualsiasi tentativo di contaminazione dei nostri terreni – conclude Zaia – che equivarrebbe a un attentato all’agricoltura con la A maiuscola e alla qualità che i nostri agricoltori sanno portare sulle tavole dei nostri cittadini”.

banner

Recommended For You

About the Author: Luigi Iacopino