Un festival dedicato anche ai bambini in un teatro Cilea pieno

CileaUn teatro Francesco Cilea pieno di bambini ha avviato una giornata bellissima con una programmazione del Globo Teatro Festival tutta dedicata ai più piccini. Tre spettacoli in programma, “Hansel & Gretel dei fratelli Merendoni”, “Clowning with Aesop” e “Il menù di Re Artù” ma anche l’occasione per fare il punto della situazione, dopo il successo dei primi spettacoli serali del variegato cartellone e prima di immergersi, lunedì 23, nel Pasolini de “La religione del mio tempo”, con lo straordinario Pierpaolo Capovilla. Sul palco, per un saluto veloce, gli organizzatori, Americo Melchionda e Maria Milasi, l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria, Patrizia Nardi, il vicesindaco Saverio Anghelone, in rappresentanza del sindaco Giuseppe Falcomatà, trattenuto da impegni improrogabili e il giovane consigliere comunale Filippo Quartuccio. Davanti a una platea piena di bambini delle scuole, prima dello spettacolo di apertura, a prendere la parola è stato uno dei due direttori artistici. «Il Globo Teatro Festival è veramente felice di ospitarvi qui – ha detto Melchionda – in questo teatro stupendo e coinvolgervi in questo progetto che vuole portare la cultura e il teatro anche ai più giovani. In questo festival, promosso dall’Associazione Pro-Pentedattilo con il partenariato artistico ed esecutivo di Officine Jonike Arti e co-finanziato dall’intervento “Creazione del Distretto culturale e relativa programmazione ed organizzazione di eventi di rilevanza nazionale ed internazionale” – PISU di Reggio Calabria – POR FESR Calabria 2007/2013 – Asse VIII – Linea di intervento 8.1.1.3 “, la città di Reggio Calabria è parte integrante e possiamo dire che fino ad ora è stato un vero successo. Abbiamo iniziato con Mimmo Cuticchio, in una serata con il teatro stracolmo, con un pubblico che ha potuto vedere da vicino anche delle preziose rarità: alcuni pupi d’eccezione che il maestro ha voluto portare qui a Reggio Calabria, molti di inestimabile valore e uno addirittura del ‘700. Poi abbiamo avuto il grande Pierre Byland, maestro di fama mondiale, il bellissimo reading Notturno Americano e un’altra serata commovente con la prima nazionale di “El triàngulo Azul”, uno spettacolo che ha commosso il pubblico, in piedi per dieci minuti di applausi. Dobbiamo sottolineare – ha concluso Melchionda – il lavoro fatta da tanta gente che lavora a questo festival, tutti calabresi, lo staff, i tecnici, i macchinisti e il personale del teatro. Lo dico perché bisogna mettere in evidenza le cose positive di questa città». «Qualche giorno fa abbiamo fatto un sopralluogo con un importante direttore di teatro di Roma che ha fatto i complimenti per il teatro e per l’interessante cartellone del festival – ha sottolineato l’assessore comunale alla Cultura, Patrizia Nardi – Siamo in uno dei teatri più belli d’Italia e il Globo Teatro Festival è un’eccellenza di questa città che ci sta conducendo in un percorso straordinario che merita di essere comunicato, diffuso e fatto conoscere. La mia presenza stamattina è proprio un segnale di questa attenzione, anche come assessore alla pubblica istruzione, rivolta quindi anche alle nuove generazioni, per cui dico che bisogna continuare a lavorare tutti assieme. Con il vicesindaco Saverio Anghelone e il consigliere Filippo Quartuccio, che sono qui oggi, l’amministrazione è vicina, portando i saluti anche del sindaco Giuseppe Falcomatà. Continueremo a seguire il lavoro che questi professionisti splendidi stanno facendo per la città». Non poteva esserci circostanza migliore, in una giornata dedicata a bambini e ragazzi ai quali bisogna necessariamente rivolgersi per costruire la città del futuro. Anche il vicesindaco Anghelone, molto entusiasta del progetto, ha avuto parole di elogio per il festival sottolineando l’importanza di portare un teatro di qualità rivolto anche ai più piccoli, per sviluppare «l’ottica della cultura ma anche della trasparenza e della legalità che servono a far crescere i bambini e costruire una Reggio migliore». Prosegue quindi il percorso del Globo Teatro Festival, con due spettacoli per lunedì 23 febbraio: la matinée per bambini e ragazzi di “Pinocchio” alle ore 10.00 e, alle ore 21.00, il bellissimo reading di uno dei grandi della scena musicale italiana indipendente, diventato negli anni una vera e propria figura cult, Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori che porterà in scena Pier Paolo Pasolini con “La religione del mio tempo”, accompagnato dal musicista Paki Zennaro.  Lo spettacolo, in tre atti con musiche di Steve Reich, Scott Walker e dello stesso Zennaro, esplora il pensiero di Pasolini attraverso l’interpretazione, la parola e i suoni. Il risultato è una commistione di segni e impronte che rende attuale la spietata analisi dell’artista scomparso che con la sua arte eclettica riuscì a indagare nel regresso sociale e antropologico italiano tramutandolo in parola scritta. La drammaticità di Capovilla sembra scuotere l’opera poetica pasoliniana e, assieme alle sonorità di Zennaro, la fa confluire all’interno di un percorso narrativo profondo e trasfigurato.

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