Chiudere la REGES, la risposta agli anonimi consiglieri di maggioranza

PCICon forte ilarità e preoccupazione, abbiamo letto il bizzarro comunicato “anonimo”, firmato dai sedicenti consiglieri di maggioranza del Comune di Reggio, in risposta ad una nostra trasparente posizione pubblica riguardo l’inevitabile chiusura della REGES alla scadenza del contratto (capestro) di servizio prevista il prossimo 3 ottobre. Premesso che, in queste ore, abbiamo incontrato parecchi consiglieri di maggioranza, i quali, con imbarazzata sincerità ci hanno espresso la loro assoluta non conoscenza del comunicato in questione di cui sarebbero firmatari (sigh?!?), credevamo che i tempi del nefasto metodo comunicativo utilizzato da Scopelliti e dai suoi sodali, caratterizzato da ignobili offese e dileggi personali, fosse definitivamente tramontato. In ogni caso, nel prendere atto di ciò, potremmo semplicemente limitarci a rispondere che, se per “anonimi” consiglieri di maggioranza del Comune di Reggio, si devono intendere gli stessi personaggi che in maniera unanime hanno approvato la mozione omofoba proposta da Forza Italia che ha svergognato la città in tutta Italia, e non solo, allora siamo onorati di pensarla in maniera totalmente opposta e di ricevere le loro offese personali. Invece, per rispetto nei confronti dell’attenta e preoccupata opinione pubblica reggina, reputiamo doveroso riprendere il ragionamento sul merito della questione. Ribadiamo, senza inutili sofismi, che è urgente e inderogabile la chiusura della REGES, la società mista comunale che si è ingrassata attraverso un contratto-capestro che prevede, sulla pelle e sulle tasche dei cittadini, l’incasso di aggi e commissioni di oltre il 20%. Proprio in merito a queste percentuali e, più in generale, rispetto al contratto di servizio reputiamo opportuno un intervento della Corte dei Conti. Per quanto ci riguarda investiremo formalmente la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal dott. Federico Cafiero De Raho, presso la quale, nelle prossime settimane, depositeremo un dettagliato esposto sul caso-REGES in riferimento alle gestioni Scopelliti-Arena e alle gestioni dei Commissari. Pertanto, utilizzando la metafora calcistica, tanto cara agli “anonimi” consiglieri di maggioranza, possiamo affermare che il loro comunicato si può paragonare ad un disordinato e svirgolato tiro di palla fuori dal campo, poiché non è stata data nessuna risposta concreta e di merito su una tematica fondamentale che rappresenta un crocevia e uno snodo per il futuro della città. In tal senso, siamo molto soddisfatti per il fatto che la nostra battaglia per la chiusura del carrozzone-REGES stia trovando forte e tangibile consenso tra i reggini, stanchi ed esausti della società medesima. Quindi, dagli “anonimi” consiglieri ci saremmo aspettati parole di condivisione rispetto ad una battaglia di civiltà, che coinvolge tutta la città, finalizzata al completo sbaraccamento della REGES e del suo modus operandi. Del resto, se siedono in Consiglio Comunale, lo devono ad un voto massiccio che la città ha dato per l’affermazione di una svolta netta e radicale e non certo, ad esempio, per mantenere in vita la REGES che è stata uno dei pilastri del fallimentare “modello Reggio”. Ci sembra che costoro, forse, lo abbiano già dimenticato…. Infatti, apprendiamo che gli “anonimi” consiglieri di maggioranza siano molto contenti e soddisfatti dell’atteggiamento della REGES. Davanti a queste gravi e stupefacenti affermazioni c’è poco da aggiungere e invitiamo i reggini ad una riflessione sulla pericolosità delle parole espresse. Noi, al contrario, ribadiamo ancora una volta la nostra idea: si salvino i posti di lavoro e si chiuda la REGES, vampiro sanguisuga dei cittadini di Reggio.

IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PCdI DI REGGIO CALABRIA

Ivan Tripodi

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano