Reggio Calabria – Continuano da questa mattina le operazioni di sbarco al Porto di Reggio Calabria. Le misure di sicurezza sanitarie sembrano più “importanti” del solito messe in atto dalla Prefettura di Reggio Calabria per l’accoglienza del carico umano, pare di provenienza centro africana, portato dalla nave della Marina Militare Orione. Già nella nave che aveva sbarcato domenica 580 immigrati clandestini centro africani si erano rilevati alcuni casi di scabbia. Questa mattina si era in presenza di un cadavere di donna deceduta durante il viaggio. La neonata venuta alla luce durante il tragitto è stata invece portata insieme ai genitori agli Ospedali Riuniti per l’assistenza necessaria. I bus sul molto del porto interdetto al traffico trasporteranno gli immigrati nei vari centri di accoglienza (130 saranno ospitati presso il Palazzetto di Pellaro). Le condizioni atmosferiche primaverili e quelle estive faranno in modo, se non si prendono provvedimenti seri, che sulle nostre coste, prevalentemente su quelle calabre e siciliane arrivino migliaia di disperati ai quali il nostro paese non ha molto da offrire al di fuori di un centro accoglienza o l’accattonaggio per le strade. Il governo italiano deve farsi valere a livello europeo e pretende un aiuto economico per la missione ed una nuova soluzione al problema che tende ad aggravarsi. Inoltre esiste il pericolo, paventato dalle autorità competenti, che tra i clandestini ed i profughi si infiltrino terroristi.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.