Protesta e proposte durante il flash mob a sostegno della famiglia naturale

A parte qualche provocazione fortunatamente di scarsa entità da parte di taluni sostenitori delle unioni civili, peraltro poco informati sui motivi complessivi che hanno indotto questa veloce presenza di piazza o, se si preferisce, “folla lampo”, si è svolto in un clima di pacifica protesta il flash mob organizzato a sostegno della famiglia naturale e della libertà di espressione, in ordine a quanto verificatosi recentemente in Commissione ‘Statuto e Regolamenti’ del Comune di Reggio Calabria. Che, secondo quanto emerso, ha salutato l’approvazione del registro delle unioni civili in tempi effettivamente troppo rapidi, considerando l’importanza e la delicatezza del tema trattato, tra l’altro senza che a cinque associazioni contrarie sia stato concesso il tempo necessario per esporre i rispettivi punti di vista. E, cosi, simbolicamente imbavagliati e in piedi sulle scale del teatro comunale “Francesco Cilea”, i partecipanti, rivolgendosi direttamente a Palazzo San Giorgio, sede del Comune, hanno esposto tre striscioni, lanciando l’hashtag  #nonesistealternativaallafamiglia ed esprimendo dissenso rispetto alle unioni civili. Ma questo – hanno voluto sottolineare i partecipanti – non è stato semplicemente un momento di protesta, ma anche e soprattutto un’occasione importante per lanciare proposte concrete all’amministrazione comunale, proposte dirette a mettere la famiglia naturale al centro dell’azione amministrativa. Si è parlato dell’introduzione della “Valutazione di Impatto Familiare”, diretta a verificare gli effetti che i provvedimenti pubblici possono produrre nei confronti delle famiglie, dell’introduzione di criteri di equità per la determinazione del carico fiscale a livello locale, dell’istituzione di una “Consulta per la Famiglia e della necessità di favorire – attraverso una ragionevole ed efficace organizzazione degli orari dei mezzi di trasporto, servizi e uffici – la tanto agognata, ma scarsamente rispettata, conciliazione tra lavoro e famiglia. Non meno importante, infine, la necessità di porre attenzione in merito alla diffusione della teoria gender nelle scuole (e negli asili), indicando come necessario il preventivo coinvolgimento dei genitori in ordine sia all’organizzazione che ai contenuti di eventuali progetti educativi. Alla manifestazione hanno preso parte uomini e donne, giovani e meno giovani, famiglie e single. Si è registrata anche la presenza dei consiglieri comunali di opposizione, come Antonino Maiolino, Antonino Matalone, Giuseppe D’Ascoli e l’autore della mozione sulla famiglia naturale, Massimo Ripepi. Non hanno partecipato, invece, i consiglieri di maggioranza nonostante, è bene sottolinearlo, abbiano votato la suddetta mozione assumendo chiari impegni, per poi quasi sconfessarla dopo aver ricevuto quelle che sembravano vere e proprie pressioni sia locali che nazionali.

flashmob Reggio Calabria

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About the Author: Luigi Iacopino