Maria Cristina Nucera: “Villa Zerbi: Una storia di ordinaria indifferenza”

cristina nuceraVilla Zerbi, perla architettonica della nostra città, versa in un profondo stato di degrado ed abbandono. E’, oggi, realtà angosciosa , frutto dell’incuria e delle responsabilità di molti. La rassegnazione sembra essersi oramai impadronita di tutta la cittadinanza ; fioca è la fiducia di quanti ancora credono nell’avvenire della nostro bel palazzo, vetrina preziosa della nostra città. Un obiettivo strategico dell’anelato Distretto culturale che, insieme al Museo Nazionale della Magna Grecia, al Teatro Comunale, alla Pinacoteca , alla potenziale ” Cittadella della Cultura” conferirebbe non solo una forte identità culturale alla città, ma promuoverebbe nuovi percorsi turistici , con la conseguente creazione di opportunità di occupazione e nuovi investimenti in campo culturale. E pensare che Villa Zerbi, dal 2004 al 2011, è stata location permanente di eventi di altissimo spessore culturale che hanno incantato tutti noi. Unica la mostra “Egitto mai visto”. Nel 2010, 400 reperti, 12 sarcofagi ed un numero considerevole di fotografie della missione archeologica in quelle terre lontane nei primi anni del ‘900, dai depositi del Museo egizio di Torino sono giunti nella nostra città e hanno trovato nelle sale di Villa Zerbi, una suggestiva collocazione. Si sappia che, quei reperti ritrovati ad Assuan e Gebelein , quei gioielli dell’antichità, che noi, per primi, abbiamo avuto la fortuna di ammirare ben cinque anni fa, oggi sono esposti nelle prime sale del prestigiosissimo e rinnovato Museo di Torino. E poi mostre che hanno raccontato la nostra Storia come quella sui cent’anni dal terremoto e Segni della città che c’era. Ed ancora altre di respiro internazionale, su Salvador Dalì, Maria Callas, Rabarama, Tazio Secchiaroli, sezioni della Mostra Internazionale della Biennale di Venezia, e per continuare, Gianni Versace e nomi importanti della realtà reggina come Michele Prestipino e la famiglia Mauro ed tante ancora. Sappiamo che Villa Zerbi non è più di competenza comunale, ma chiediamo agli uomini alla guida della città di fermarsi a riflettere per cercare soluzioni credibili e praticabili. Una ve la diamo noi… Il Governo regionale di centrodestra, prima del commissariamento, villa zerbi 2aveva ottenuto dai proprietari dell’immobile la concessione gratuita almeno per un anno. Perché non richiederla in prestito per promuovere nuovi eventi culturali? Non si abbia paura di ripercorrere quella strada già tracciata, che tanto beneficio aveva portato alla nostra città. Chiediamo la motivazione, l’impegno degli odierni amministratori per ridarle dignità, perché Villa Zerbi meritava ben altro che essere annoverata fra le spese insostenibili. È necessario mettere in campo le forze migliori, proprie e comuni per il bene della città , per dare vita, respiro ad una Reggio nuova, pronta ad affrontare, nonostante le difficoltà , le numerose sfide. Bisogna intraprendere azioni che, anche se non dovessero apparire portatrici di benefici e immediati mutamenti sociali per la collettività, siano la base di progetti forieri di stabilità e crescita. Quale sia il ruolo, assegnato o raggiunto, in questa città, vogliamo agire con motivazione ed impegno, con la gratuità che va oltre l’utile strumentale per ridare dignità’ e gli oramai nostalgici splendori alla nostra amata città .

Maria Cristina Nucera – Coordinamento Reggio Futura

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